Non c'è fidanzatina che tenga, Obama non sa di nulla senza Michelle

Paola Peduzzi

Immaginare una vita prima di Michelle è insultante, Barack Obama è quello che è perché accanto a lui c’è lei, che era la sua capa e poi si è fatta conquistare nella saletta di un cinema, come un’adolescente (ma un’adolescente lungimirante), che l’ha seguito passo passo, che ancora oggi lo consiglia, lo strattona, lo raddrizza. Michelle ha l’ultima parola anche sui sussidi agli agricoltori dell’Iowa, Michelle fa il mazzo ai collaboratori poco remissivi, Michelle non è una che raccoglie calzini sporchi lasciati in giro da un marito sciatto.

    Immaginare una vita prima di Michelle è insultante, Barack Obama è quello che è perché accanto a lui c’è lei, che era la sua capa e poi si è fatta conquistare nella saletta di un cinema, come un’adolescente (ma un’adolescente lungimirante), che l’ha seguito passo passo, che ancora oggi lo consiglia, lo strattona, lo raddrizza. Michelle ha l’ultima parola anche sui sussidi agli agricoltori dell’Iowa, Michelle fa il mazzo ai collaboratori poco remissivi, Michelle non è una che raccoglie calzini sporchi lasciati in giro da un marito sciatto, Michelle non accetta nemmeno che quel marito si fumi una sigaretta, vizio fastidioso e puzzolente. Questa è la storia che ci hanno raccontato, questa è la storia cui vogliamo credere, soprattutto quando vediamo che il presidente degli Stati Uniti, freddo come il marmo, mostra emozioni soltanto quando c’è lei, Michelle. Le foto non mentono, i balli insieme, guardandosi negli occhi, non mentono: lui è innamorato, lei lo sa, e pretende che tutti lo sappiano. Ecco perché prima di pronunciare il discorso con cui l’America poneva fine alla guerra in Iraq, Obama ha detto rivolto a Michelle “lei è una fonte di ispirazione continua” e poi “è così ‘cute’”, così carina – una dichiarazione d’amore buttata lì, in diretta sugli schermi di tutto il mondo.

    Un libro ora vuole ridimensionare questa storia di dedizione assoluta, raccontandoci delle fidanzate di Obama, di com’era lui prima di Michelle. “Barack Obama: The Story”, scritto da David Maraniss, è in uscita in America il 19 giugno, Vanity Fair ha pubblicato ieri un’anticipazione, con la foto di Obama studente a Central Park. Era l’inizio degli anni Ottanta, il futuro presidente studiava alla Columbia, viveva in un appartamento in cui non funzionava il riscaldamento e dormiva nel sacco a pelo, ma quando il freddo era insopportabile andava a rifugiarsi nella biblioteca della Columbia, aperta e calda tutta la notte. Obama aveva una relazione a distanza con un’ex compagna del college, Alex, e le scriveva lettere in cui parlava di T. S. Eliot e del “conservatorismo che rispetto più di un certo liberalismo bourgeois”. Alex deve averlo piantanto per la noia, così Obama ha iniziato a frequentare Genevieve, passavano insieme le domeniche, lui a torso nudo faceva le parole crociate del New York Times, poi si usciva con “gli amici pachistani”, si parlava di quel che è giusto, di quel che è sbagliato, di quel che si doveva essere. Genevieve (che secondo alcuni è un personaggio inventato, altro che biografia) ricorda che la stanza di Obama sapeva di fumo e deodorante Brut, che la sua presenza si sentiva, era forte e decisa. Lui leggeva tomi seriosissimi, si comprava la sua prima macchina e poi finalmente decideva di andare a Chicago. Sulla strada maestra, quella che porta a Michelle, il riscatto da anni newyorchesi così poco spensierati. Non c’è nemmeno da essere gelosi: prima di Michelle, Obama davvero non sapeva di nulla.

    • Paola Peduzzi
    • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi