I tabellini di Lanfranco Pace

Poveri sì, ma con le palle. La Grecia ferma la Polonia

Lanfranco Pace

Onore agli eroici vecchietti della Grecia. Sono arrivati  a Euro 2012 come primi del loro girone, non avevano mai perso, poche reti segnate ma una difesa rognosa. La partita inaugurale la giocano a Varsavia, contro una Polonia che  ha l’economia in crescita e l’orecchio della ben nota  Germania. La presenza dei tifosi greci è pressoché  simbolica, da ritorno alla dracma, per intenderci.

    GRUPPO A
    Polonia- Grecia: 1-1. Lewandowski, (P), 17’ pt, Salpingidis (G) 6’ st.
    Arbitro:  Velasco Carballo, (Spagna)


    Onore agli eroici vecchietti della Grecia. Sono arrivati  a Euro 2012 come primi del loro girone, non avevano mai perso, poche reti segnate ma una difesa rognosa. La partita inaugurale la giocano a Varsavia, contro una Polonia che  ha l’economia in crescita e l’orecchio della ben nota  Germania. La presenza dei tifosi greci è pressoché  simbolica, da ritorno alla dracma, per intenderci.  La Grecia regge  diciassette minuti: un giocatore polacco il cui nome non sto qui a scrivere perché ha una decina di consonanti e a questa ora mi ballano gli occhi, basti sapere che è bravo e a tratti imprendibile, vola sulla destra, butta in mezzo, Lewandowski arriva  come tatanka  nella prateria e incoccia sul secondo palo. Il talento ventiquattrenne del Borussia di Dortmund lo vogliono in molti, anche club italiani: dicono che è un classico centravanti di area,  non è vero, è mobile, sa dettare il passaggio in profondità e ha un buon tiro. Sul finire del tempo l’arbitro espelle per doppia ammonizione il difensore Sokratis Papastathopoulos e toppa due volte, entrambi i gialli sembrano eccessivamente fiscali.  Poi detto fra noi il Papa è un ex del Milan e gli ex del Milan non si toccano, sportivamente parlando.

    Al riposo dunque l’amata Grecia è  in dieci e sotto di un gol. Cerqueti e soprattutto  Collovati si allargano e li danno per spacciati. Toppano anche. I greci rientrano con la bava alla boca, l’allenatore  il portoghese Fernando Santos ha tolto l’inutile, lezioso Ninis, un sub Giovinco che l’anno prossimo giocherà proprio a Parma,  e fa entrare Salpingidis: si rivelerà  fastidioso come il nome che porta. Alla prima topica della difesa polacca, è il più lesto a rubare la palla  vagante  e spararla dentro.  Venti minuti dopo, il portiere Szcznesny, stella dell’Arsenal, è costretto ad atterrarlo in area: fallo da ultimo uomo,espulsione, parità numerica ristabilita e calcio di rigore per la Grecia. Sul dischetto va Karagounis, un tempo interista: sarebbe ingiusto dire che tira come un mezzo babbione, è il secondo portiere , Tyton, un lungagnone che non finisce più, a buttarsi dalla parte giusta e a parare a freddo, appena entrato. Un exploit. Finisce 1 a 1. Bravi i greci  a fare un piccolo bras d’honneur ai padroni di casa e ai loro protettori tedeschi. Poveri sì, ma con le palle.

    BRAVA  RAI. Malgrado la supponenza di Fulvio Collovati che con fumose considerazioni si ostina a dare i greci per fottuti, la telecronaca Rai che come sappiamo ha l’esclusiva di Euro 2012, è filata via liscia. Sobria ma di qualità. Buona la prima, direi.

    • Lanfranco Pace
    • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.