Tutto da rifare in Egitto, per la Corte le elezioni sono state irregolari
La Corte Costituzionale egiziana, riunita al Cairo, ha dichiarato nulla l'elezione di "almeno un terzo" dei parlamentari eletti al voto dello scorso inverno e ha disposto lo scioglimento della Camera bassa. La Corte, ha detto il suo vicepresidente, ha stabilito che la legge elettorale presenta in molti punti elementi di palese incostituzionalità, per cui non è sufficiente riassegnare i seggi attribuiti con il sistema maggioritario.
La Corte Costituzionale egiziana, riunita al Cairo, ha dichiarato nulla l'elezione di "almeno un terzo" dei parlamentari eletti al voto dello scorso inverno e ha disposto lo scioglimento della Camera bassa. La Corte, ha detto il suo vicepresidente, ha stabilito che la legge elettorale presenta in molti punti elementi di palese incostituzionalità, per cui non è sufficiente riassegnare i seggi attribuiti con il sistema maggioritario. Il massimo organo giudiziario egiziano ha contemporaneamente deciso che Ahmed Shafik, già premier con Hosni Mubarak, potrà partecipare al ballottaggio del 16 e 17 giugno poiché la legge che impedisce la candidabilità degli esponenti del regime è incostituzionale. Shafik affronterà al secondo turno Mohamed Morsy, candidato dei Fratelli Musulmani che hanno già detto di "rispettare la decisione della Corte".
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