In Grecia vince Samaras, probabile governo conservatori-socialisti

Matteo Matzuzzi

I conservatori di Nuova Democrazia hanno vinto le elezioni politiche in Grecia, convocate dopo il fallimento delle trattative per formare il governo lo scorso maggio. Il leader di ND, Antonis Samaras, sarà designato premier dal presidente Karolos Papoulias. Con ogni probabilità, sarà formato un esecutivo di coalizione tra i conservatori e i socialisti del Pasok. Le proiezioni ufficiali del ministero dell'Interno indicano che Nuova Democrazia (con il 30,1 per cento) otterrà 130 seggi, mentre al Pasok (fermo al 12,6 per cento) ne andranno 33 sui complessivi 300 del Parlamento.

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    I conservatori di Nuova Democrazia hanno vinto le elezioni politiche in Grecia, convocate dopo il fallimento delle trattative per formare il governo lo scorso maggio. Il leader di ND, Antonis Samaras, sarà designato premier dal presidente Karolos Papoulias. Con ogni probabilità, sarà formato un esecutivo di coalizione tra i conservatori e i socialisti del Pasok. Le proiezioni ufficiali del ministero dell'Interno indicano che Nuova Democrazia (con il 30,1 per cento) otterrà 130 seggi, mentre al Pasok (fermo al 12,6 per cento) ne andranno 33 sui complessivi 300 del Parlamento. Seconda forza emersa dalle elezioni è la sinistra radicale di Syriza, che si attesta al 26,5 per cento (70 seggi). Il suo leader, Alexis Tsipras, ha già annunciato che non entrerà in un governo formato dagli stessi due partiti che hanno portato la Grecia al disastro. Disponibilità a un esecutivo d'unità è stata invece espressa dal leader del Pasok, Evangelos Venizelos. Entra in Parlamento anche la formazione d'estrema destra, Alba Dorata, che ha ottenuto il 6,9 per cento dei consensi e 19 seggi.

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    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.