Cristiano Ronaldo, il superlavoratore europeo
Il calciatore, nell’opinione pubblica generale, è il viziato per eccellenza che guadagna milioni di euro per dare calci a un pallone. Quante volte si è letta questa frase in blog, forum, giornali e lettere di appassionati arrabbiati per le sconfitte della propria squadra del cuore. Andando però a guardare il carico di lavoro di uno dei giocatori simbolo del momento, Cristiano Ronaldo, ci si accorge che il dare calci a un pallone è un’attività senza sosta, che impegna dal primo all’ultimo giorno dell’anno.
Il calciatore, nell’opinione pubblica generale, è il viziato per eccellenza che guadagna milioni di euro per dare calci a un pallone. Quante volte si è letta questa frase in blog, forum, giornali e lettere di appassionati arrabbiati per le sconfitte della propria squadra del cuore. Andando però a guardare il carico di lavoro di uno dei giocatori simbolo del momento, Cristiano Ronaldo, ci si accorge che il dare calci a un pallone è un’attività senza sosta, che impegna dal primo all’ultimo giorno dell’anno. Pochi i giorni di vacanza. Il Wall Street Journal ha voluto mettere a confronto l’impegno del calciatore portoghese con quello delle grandi stelle del basket NBA e del football NHL. Dall’indagine risulta che l’attaccante portoghese, negli ultimi dodici mesi, ha collezionato 71 presenze (e 6.030 minuti ) in partite disputate per il suo club (il Real Madrid) e la propria nazionale.
Nessuno, in Europa, ha fatto più di lui (a eccezione dei portieri). Tra Liga spagnola, Supercoppa di Spagna, Coppa del Re, Champions League, qualificazioni europee e amichevoli, Cristiano Ronaldo non ha avuto un attimo di sosta. Anche perché è ormai un brand di sicuro investimento per i maggiori pubblicitari mondiali. E non è finita qui, perché il Portogallo potrebbe andare avanti negli Europei in Polonia e Ucraina: ora è nei quarti, ma se battesse la Repubblica Ceca andrebbe in semifinale. E per Cristiano Ronaldo ci sarebbero almeno altre due partite.
Negli Stati Uniti, invece, la fatica è decisamente minore, basti pensare che il giocatore più impegnato nella NBA, Kevin Durant, ha giocato solo 3.342 minuti. La metà rispetto alla stella portoghese. Un po’ di più si corre nella NHL, dove Jonathan Quick dei Los Angeles Kings ha totalizzato 5.556 minuti. Per una volta, quindi, la vecchia Europa batte l’America.
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