L'Inghilterra più di noi ha solo il culo di Roy Hodgson
Non avremo dunque galletti da rotolare nella farina e mettere a cuocere lentamente nel vino rosso: una grande Svezia benché già eliminata li ha surclassati e mandati al secondo posto. A noi toccherà il pudding dunque, immondo pasticcio di sangue e cereali, la prova della sua esistenza, diceva Engels, sta nel fatto che se lo mangiano. Non noi certo.
GRUPPO D
Svezia-Francia 2-0 Reti: Ibrahimovic (S) 8' st, Larsson (S) 45' st. Arbitro: Proença (Portogallo)
Inghilterra-Ucraina 1-0 Reti: Rooney (I) 3’ st. Arbitro: Kassai (Ungheria)
Finisce la fase a gironi. Questi gli abbinamenti dei quarti di finale che si giocheranno ad eliminazione diretta: Portogallo-Repubblica Ceca, Germania-Grecia, Spagna-Francia e Italia-Inghilterra.
Non avremo dunque galletti da rotolare nella farina e mettere a cuocere lentamente nel vino rosso: una grande Svezia benché già eliminata li ha surclassati e mandati al secondo posto. Primo tempo a fasi alterne ma se si giocasse ai punti i gialli di Svezia sarebbero comunque in vantaggio. Poi entra Wilhelmsson, centrocampista che gioca in Arabia Saudita, e la musica cambia di botto. Raffica di cross e tiri in porta, all'8' vantaggio su mezza rovesciata fantastica di Ibrahimovic. La Francia, confusa e velleitaria, viene impallinata di nuovo allo scadere. Dovranno vedersela con la Spagna.
A noi toccherà il pudding dunque, immondo pasticcio di sangue e cereali, la prova della sua esistenza, diceva Engels, sta nel fatto che se lo mangiano. Non noi certo. Non se la prenda il caro Jack O’, noi preferiamo mangiare i mangiatori di pudding, in nome della superiorità storica e etica del pane e olio. L’Inghilterra vista contro l’Ucraina è misera cosa, hanno subito praticamente sempre, fatto un gol che non ha senso comune: cross – buono come al solito – di Steven Gerrard dalla destra, seguono deviazioni e lisci in serie e stecca finale del portiere: Wayne Rooney incorna da un metro. Non mi ha mai convinto, con quella faccia da furbetto e il fisico manesco del garzone di macelleria, un ira di dio soltanto nel vuoto. Per il resto solo nebbia. Che deve aver inficiato le facoltà visive dell’arbitro di porta: lo stolto non ha convalidato il pareggio ucraino al termine di un’azione bellissima, ha deciso che John Terry aveva rinviato la palla prima che varcasse completamente la linea di porta. Nelle riprese televisive dall’alto, c’è una luce di almeno dieci centimetri tra palla e legno.
Hanno esultato i tabloid inglesi. Now bring on Italy, ora dateci l’Italia. Più perfidi i commenti cosiddetti autorevoli. The Indipendent ad esempio scommette sul “culo” del mister, cosa da tenere presente: Roy Hodgson ha davvero un’arma in più rispetto al malinconico Prandelli. Ma non può bastare. Così come non basta la conoscenza del calcio italiano o sapere come si fa a far saltare i nervi al povero Balotelli. Siamo superiori, di gran lunga. E poi, scusate, se non battiamo l’edizione meno brillante di un’Inghilterra che non vince una competizione internazionale dal diciannovesimo secolo, che cosa siamo andati a fare agli Europei?
Il Foglio sportivo - in corpore sano