Maturità fissa

Maurizio Milani

L’esigenza di avere uno stato Pontificio forte, anzi fortissimo, è sempre stato nel cuore di molti di noi. Nel 1980, durante la visita di leva io e altri 1.500 giovani della provincia di Pavia avevamo espresso il desiderio di entrare nelle Guardie svizzere (senza essere capaci). Tutti fummo internati nella fortezza militare di Peschiera del Garda. Giurammo fedeltà al Papa, e alla sera cantavamo: “Vogliamo che i confini / del Vaticano / tornino al 1830 / Non ci fidanzeremo mai”.

    I giovani e la crisi
    L’esigenza di avere uno stato Pontificio forte, anzi fortissimo, è sempre stato nel cuore di molti di noi. Nel 1980, durante la visita di leva io e altri 1.500 giovani della provincia di Pavia avevamo espresso il desiderio di entrare nelle Guardie svizzere (senza essere capaci). Tutti fummo internati nella fortezza militare di Peschiera del Garda. Giurammo fedeltà al Papa, e alla sera cantavamo: “Vogliamo che i confini / del Vaticano / tornino al 1830 / Non ci fidanzeremo mai”. Infatti a distanza di 32 anni di quei prigionieri politici nessuno è sposato, siamo tutti a mangiare alla Caritas. Ai giovani di oggi dico così: per superare la crisi andate tutti a prete in blocco. 500.000 maturandi che tra un mese chiedono di entrare negli ordini religiosi. Che bello, che svolta! Finalmente rinasce la speranza. Invece li vedo tutti a gridare: “No CO2!”, “Occupy Wall Street!”, “No all’uomo bauxite!”, “Gli eschimesi poverini!”, eccetera. Ma allora perché gli eschimesi hanno scelto in blocco di andare a frate? Non penso siano tutti matti, hanno capito che il futuro è lì. Infatti su 1.300.000 eschimesi sotto i diciotto anni circa la metà sono a frate. Eschimesi scapoli sopra i quaranta hanno deciso la settimana scorsa di andarci. Io stesso domani vado a prete, in Francia. Il primo seminario dopo Ventimiglia suono il campanello e dico al padre guardiano: “Reverendo, vorrei entrare in seminario!”. Lui: “Prego, poi le daremo una parrocchia sulla Costa Azzurra”.

    Come ragazzo ho sempre fatto di tutto per essere bocciato, per cui faccio anche il secondo e il terzo tema.

    La responsabilità della scienza e tecnologia
    La responsabilità della scienza esiste ma nemmeno tanto. Se Enrico Fermi cominciava a chiedersi se è nato prima l’uovo o la gallina, gli scienziati nazisti l’atomica la facevano loro e noi non eravamo qui a chiederci se tutti gli iscritti a Greenpeace sono veri o hanno pompato le iscrizioni per i rimborsi elettorali. Anche aprire la corrispondenza delle persone non è giusto. Però per la sicurezza nazionale direi di sì. In questo caso consiglio di mettersi d’accordo con il postino che di solito è dei servizi segreti. Tutti i quattro milioni di postini nel mondo sono dei servizi segreti, tranne il postino dei masai. Il postino dei masai è anche quello dei boscimani. Per fare tutto il giro ci mette otto mesi, per cui tanti si sono lamentati. Le assunzioni sono bloccate, per cui lui ha detto al comitato consumatori: “Se rompete ancora le balle non consegno più la poca posta che riesco”. Consumatori: “E cosa fai?”. Postino masai: “La butto nello Zambesi”. Consumatori: “Ma è reato!”. Postino: “Anche rompere le balle a chi lavora è reato”.

    Il labirinto nell’arte
    Da quando ho visto in “Sex and the city” Marina Abramovic fare la cretina su una sedia mi è passata tutta la poesia. Comunque è arte, fissare l’orecchio di Marina Abramovic intanto che lei è seduta in mezzo al museo dell’uomo primitivo a New York? Sì, anche perché l’uomo primitivo che non ha riso fino a due milioni di anni fa, se vedeva Marina Abramovic fare così la cretina rideva un milione di anni prima.

    ***
    Ieri sul Corriere della Sera c’erano due pagine con le domande per la terza media. Ragazzi, le ho sbagliate tutte. Domani potete mettere le domande per la quinta elementare? Alla fine, dispiace dirlo, ma sono un povero analfabeta (fisso).