
Il diritto al lavoro
Il genero di Marx parlava del diritto all'ozio. Fornero e la “gaffe”
Il genero di Marx, Paul Lafargue, era uno spirito avventuroso e radicale, anche un mezzo pazzo se vogliamo, che fece a sé e a sua moglie una iniezione di acido cianidrico per morire in forma e per codecisione coniugale, e scrisse un pamphlet di successo intitolato al diritto all’ozio. Ai profeti comunisti il diritto al lavoro non sarebbe mai venuto in mente, per loro il lavoro è sempre stato un bene o una merce, che si deve valorizzare, estendere, arricchire.
Leggi L'intervista del ministro Fornero al WSJ - Leggi Il duro editoriale del WSJ sulla riforma del lavoro - Leggi Più Fornero, meno Grillo - Leggi La mia morosa ideale di Giuliano Ferrara
Il genero di Marx, Paul Lafargue, era uno spirito avventuroso e radicale, anche un mezzo pazzo se vogliamo, che fece a sé e a sua moglie una iniezione di acido cianidrico per morire in forma e per codecisione coniugale, e scrisse un pamphlet di successo intitolato al diritto all’ozio. Ai profeti comunisti il diritto al lavoro non sarebbe mai venuto in mente, per loro il lavoro è sempre stato un bene o una merce, che si deve valorizzare, estendere, arricchire, per la quale e in un certo senso contro la quale occorre combattere in quel rapporto sociale di produzione chiamato capitalismo, che alla fine produrrà il comunismo. Il lavoro come diritto è roba da ideologia totalitaria, illiberale, deresponsabilizzante, una variante più che riformista pansindacalista, insomma un abominio. Elsa Fornero non c’entra alcunché con Lafargue ma ha detto al Wall Street Journal: “La riforma è una scommessa sul cambiamento dei comportamenti sociali in molti sensi. La mia grande paura è che non ci poniamo all’altezza della sfida. Tutti, non solo i lavoratori, devono capire e cambiare attitudine. Anche i giovani devono realizzare che il lavoro non si ottiene per diritto ma è qualcosa da conquistare, per cui battersi e per cui è necessario anche fare dei sacrifici”. Nei titoli di Repubblica è la “gaffe” della Fornero, il ministro oggetto di una disprezzabile caccia all’uomo nelle piazze di Roma e nella coscienza pubblica dell’Italia stupida e pigra. Il ministro Fornero ci ha dato una legge storica, che incoraggia la stabilità dei rapporti di lavoro e anche la facoltà di rendere mobile il lavoro. La Costituzione semisovietica e semicattolica del 1948 agita ipocritamente diritti pietrificati e inesigibili che vuole compatibili con il funzionamento del capitalismo, la cui dottrina e prassi è semplice: il lavoro si crea con e nella libertà d’impresa, creatrice di ricchezza, punto. Gli imprenditori associati di Confindustria dicono che quel che fa Fornero è una boiata, infatti gli industriali che lavorano sul serio non stanno in Confindustria.
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