Obama spende più di una manovra italiana per (non proteggere) i suoi segreti
Mentre Wikileaks rilascia una nuova e gigantesca collezione di email rubate, questa volta però al regime siriano (bravi, fuochino: ora però mostrassero quanto sono coraggiosi e lo facessero con la Cina), si scopre che il governo americano l'anno scorso ha speso 11 miliardi di dollari per tenere segreto quello che deve restare segreto.
Mentre Wikileaks rilascia una nuova e gigantesca collezione di email rubate, questa volta però al regime siriano (bravi, fuochino: ora però mostrassero quanto sono coraggiosi e lo facessero con la Cina), si scopre che il governo americano l'anno scorso ha speso 11 miliardi di dollari per tenere segreto quello che deve restare segreto.
La cifra è doppia rispetto a dieci anni fa, e probabilmente quest'anno è destinata ad aumentare ancora del 20 per cento, arrivando a 13 miliardi di dollari (tanto per dare un'idea: se fossero a disposizione del premier italiano Mario Monti, sistemerebbe i guai della nostra economia in un colpo solo).
Eppure, nonostante il costo esorbitante, mai come ora il governo federale americano è un colabrodo e le fughe di notizie sono numerose. Anche perché a volte convengono.
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