Il grande litigio di Wall Street
Lo scandalo che ha coinvolto American International Group (Aig) è tornato alla ribalta sugli schermi della CNBC. Ospite del programma di Maria Bartiromo “Closing Bell”, l’ex procuratore dello stato di New York, Eliot Spitzer, è stato incalzato dalla conduttrice, che l’ha anche accusato di aver tartassato l’ex numero uno di Aig, Hank Greenberg solo per “motivi personali”.
Lo scandalo che ha coinvolto American International Group (Aig) è tornato alla ribalta sugli schermi della CNBC. Ospite del programma di Maria Bartiromo “Closing Bell”, l’ex procuratore dello stato di New York, Eliot Spitzer, è stato incalzato dalla conduttrice, che l’ha anche accusato di aver tartassato l’ex numero uno di Aig, Hank Greenberg solo per “motivi personali”. Il confronto si fa acceso, Spitzer non intende passare per colui che ha incriminato un povero innocente e chiede a Bartiromo se abbia letto il parere del giudice che si è occupato di una delle più grandi truffe della storia di Wall Street. “Non c’erano prove”, dice la conduttrice, mentre l’allora Procuratore le fa notare che Aig ha pagato 1,6 miliardi di dollari ammettendo di fatto che le proprie documentazioni contabili erano state manipolate.
“I fatti, Maria, i fatti”, ripete sempre più alterato Eliot Spitzer, consigliando alla collega di leggersi (se non l’avesse già fatto) le 29 pagine di pareri giudiziari sul caso. Ma Maria Bartirono non sente ragioni e continua a schierarsi dalla parte di Greenberg, ricordando all’interlocutore che “nessuna prova ha mai dimostrato la veridicità delle accuse”. Eppure, nel 2008, il giudice federale Christopher Droney aveva stabilito che la cospirazione per gonfiare artificialmente le riserve del colosso assicurativo tramite transazioni contabili era effettivamente avvenuta e l’inizio andava collocato nel 2000, con una telefonata tra Greenberg e l’allora Ceo di General Re (una compagnia assicurativa della galassia di Warren Buffett) Ronald Ferguson. A Bartiromo sembra non importare nulla, e quando Spitzer le dice di immaginare di essere in un’aula di tribunale, sotto giuramento, e di dire se avesse letto i pareri dei giudici sul caso Aig, la conduttrice di “Closing Bell” chiude la discussione: “Questo non è un tribunale e tu sei ospite del mio show, Eliot Spitzer”. Un litigio che ha visto protagoniste la fazione conservatrice che difende il mondo di Wall Street e quella che invece è disposta a tutto pur di fare pulizia.
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