Attentato a Damasco, uccisi il ministro della Difesa e il ministro dell'Interno
Un attentato suicida a Damasco contro il palazzo della Sicurezza nazionale ha provocato la morte del ministro dell'Interno, Mohammed al Shaar, della Difesa, il generale Dawoud Rajha e del cognato di Assad, il viceministro della Difesa Assef Shawkat. L'attacco è avvenuto mentre era in corso un vertice degli apparati di sicurezza del regime. Incerta la sorte del capo dei servizi segreti, Hisham Bekhtyar, che sarebbe stato trasportato in “gravi condizioni” all'ospedale Shami. L'attentato è stato rivendicato dal Libero esercito siriano, milizia che da più di un anno combatte contro il regime di Bashar el Assad.
Leggi Addii a Damasco di Daniele Raineri
Un attentato suicida a Damasco contro il palazzo della Sicurezza nazionale ha provocato la morte del ministro dell’Interno, Mohammed al Shaar, della Difesa, il generale Dawoud Rajha e del cognato di Assad, il viceministro della Difesa Assef Shawkat. L’attacco è avvenuto mentre era in corso un vertice degli apparati di sicurezza del regime. Incerta la sorte del capo dei servizi segreti, Hisham Bekhtyar, che sarebbe stato trasportato in “gravi condizioni” all’ospedale Shami. L’attentato è stato rivendicato dal Libero esercito siriano, milizia che da più di un anno combatte contro il regime di Bashar el Assad. Secondo fonti dell’opposizione, l’obiettivo dell’attacco era proprio il ministro della Difesa. “Questo è solo l’inizio”, ha promesso il portavoce della formazione ribelle, Qassim Saadedine. Il governo siriano ha diffuso un comunicato letto alla tv di stato in cui assicura che i responsabili, “mani prese in prestito da stranieri”, saranno puniti al più presto e che “nulla potrà piegare la Siria”. Già nominato il nuovo ministro della Difesa: il prescelto è il generale Fahad Jassem al-Freej, fino a oggi capo di stato maggiore dell’Esercito.
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