Attentato contro Israele

Dietro l'angolo lo strike sull'Iran, ma in Bulgaria è mistero sullo stragista

Daniele Raineri

Al momento l’identità dell’autore della strage di cittadini israeliani in Bulgaria è ancora ignota. Il governo di Sofia ha dato ai media un video delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto in cui si vede l’attentatore suicida – un giovane bianco con capelli lunghi e bermuda – che era in possesso di una patente americana del Michigan falsa, ma non si è spinto oltre. Nel pomeriggio di ieri è cominciata a circolare l’ipotesi che il giovane fosse Mehdi Ghazali, un estremista con passaporto svedese.

    Al momento l’identità dell’autore della strage di cittadini israeliani in Bulgaria è ancora ignota. Il governo di Sofia ha dato ai media un video delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto in cui si vede l’attentatore suicida – un giovane bianco con capelli lunghi e bermuda – che era in possesso di una patente americana del Michigan falsa, ma non si è spinto oltre. Nel pomeriggio di ieri è cominciata a circolare l’ipotesi che il giovane fosse Mehdi Ghazali, un estremista con passaporto svedese. L’uomo fu arrestato in Pakistan il primo giorno di dicembre 2001, dopo la fuga da Tora Bora, in Afghanistan, dove Osama bin Laden aveva organizzato la sua ultima difesa con i militanti di al Qaida. Trasferito nel carcere di massima sicurezza di Guantanamo e rilasciato nel 2004, Ghazali si era presentato come simbolo dei detenuti ingiustamente incarcerati con l’accusa di terrorismo soltanto perché si trovavano “nel posto sbagliato al momento sbagliato”. Cinque anni dopo il suo rilascio, però, era volato di nuovo in Pakistan, assieme ad altri estremisti, ed era stato coinvolto nel piano per attaccare il giornale danese Jyllands Posten, colpevole di avere pubblicato vignette satiriche sul profeta Maometto. Se fosse stato lui, europeo di origini arabe che va a bagnarsi nel bacino originario di al Qaida, tra Pakistan e Afghanistan, per poi tornare a colpire in occidente, allora tanti saluti ai critici di Gantanamo, e sarebbe anche una storia simile a quella di Mohammed Merah, il francese che ha fatto strage in una scuola ebraica a marzo. I servizi segreti svedesi però smentiscono e sostengono, senza spiegare oltre, che è impossibile che si tratti di Ghazali.

    Il primo ministro di Israele, Bibi Netanyahu, ha detto che a colpire in Bulgaria è stato il movimento libanese Hezbollah, usato come strumento dal governo iraniano. Fonti d’intelligence israeliana accusano più specificamente, per quanto riguarda l’Iran, la brigata al Quds – nome arabo di Gerusalemme – che è il reparto delle Guardie della rivoluzione che si occupa delle operazioni sporche all’estero. Il governo di Gerusalemme potrebbe avere informazioni più dettagliate di Sofia. Due settimane fa è stata l’intelligence israeliana a segnalare alle autorità di Cipro l’arrivo di un libanese di Hezbollah arrestato per terrorismo. E identiche segnalazioni ci sono state nel corso dell’ondata internazionale di attentati – quasi tutti sventati – in Kenya, Georgia, Thailandia, India, Sudafrica, Azerbaigian.

    Hezbollah in passato ha già usato volontari di aspetto non arabo in missioni suicide, come Steven Smyrek, un tedesco convertito all’islam bloccato nel 1997 a Tel Aviv prima che potesse colpire. Netanyahu ha collegato la strage in Bulgaria al programma atomico iraniano e alla possibilità di uno strike militare. “Israele reagirà con forza. E’ tempo per tutti i paesi del mondo di riconoscere la verità e dire che l’Iran è responsabile di quest’ondata di terrore. Uno stato terrorista non dovrebbe avere armi nucleari. Il paese più pericoloso del mondo avrà l’arma più pericolosa sulla faccia della terra”.

    • Daniele Raineri
    • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)