Israele vive l'incubo guerra chimica

Giulio Meotti

Di fronte alla minaccia siriana all'uso di armi chimiche, Israele sta distribuendo ogni giorno 3.700 maschere antigas. L'esercito monitora ogni istante con i satelliti la posizione delle armi di distruzione di massa nelle mani del regime di Assad. Fra gli israeliani nelle alture del Golan si è diffuso il panico. Il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha detto di essere pronto a lanciare un piano di intervento militare dentro alla Siria se Damasco dovesse spostare le armi o passarle a Hezbollah in Libano. Attualmente le armi chimiche sono dislocate in quattro strutture e sono sorvegliate dai pretoriani di Assad che soltanto a lui rispondono.

    Di fronte alla minaccia siriana all'uso di armi chimiche, Israele sta distribuendo ogni giorno 3.700 maschere antigas. L'esercito monitora ogni istante con i satelliti la posizione delle armi di distruzione di massa nelle mani del regime di Assad. Fra gli israeliani nelle alture del Golan si è diffuso il panico. Il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha detto di essere pronto a lanciare un piano di intervento militare dentro alla Siria se Damasco dovesse spostare le armi o passarle a Hezbollah in Libano. Attualmente le armi chimiche sono dislocate in quattro strutture e sono sorvegliate dai pretoriani di Assad che soltanto a lui rispondono. Il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha detto che l'eventuale trasferimento di armi chimiche ai terroristi sarebbe per lo stato ebraico una "dichiarazione di guerra". 

    L'ampiezza e l'entità letale delle armi chimiche della Siria è spiegata in questo lungo report. Si tratta di una "biologia nera" che si può spostare facilmente su dei camion. Una bottiglia di botulinus, uno spray di vaiolo o di antrace possono essere trasportati da terroristi suicidi. Basta un solo milligrammo di gas nervino per provocare la morte di una persona per blocco respiratorio. Il VX, il gas di ultima generazione posseduto dalla Siria, può uccidere anche solo venendo a contatto con la pelle, senza bisogno che venga inalato o ingerito. Ne basta un milligrammo. Gli attacchi con il gas da parte di Saddam Hussein contro i curdi (5.000 morti), l'uso del gas sarin nella metropolitana di Tokyo del 1995 da parte della setta Aum Shinrikyo, le lettere all'antrace negli Stati Uniti del 2001 e le bombe al cloro di Al Qaida nel 2006 rendono lo scenario di guerra chimico-batteriologica una realtà concreta in medio oriente. Le armi chimiche sono note anche come "la bomba nucleare dei poveri". Cento grammi di gas mostarda, noto anche come iprite o HD, bastano a uccidere 500 israeliani. Aziende europee sono state decisive negli anni Settanta nell'aiutare il regime siriano a produrre queste "aspirine", come ebbe a definirle il Colonnello Gheddafi.

    • Giulio Meotti
    • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.