Gli occhi di Tank sul badminton

Geopolitica alle Olimpiadi

The Tank

Quattro coppie di giocatrici di badminton sono state cacciate con infamia dalle Olimpiadi. Per il Comitato olimpico internazionale, una coppia cinese, due coreane e una indonesiana si sono accordate per truccare il torneo. La messinscena ha avuto luogo qualche sera fa, quando improvvisamente il duo cinese (che affrontava la Corea del sud) ha incredibilmente iniziato a sbagliare ogni colpo: volano che sbatteva sempre sulla rete o che usciva dal terreno di gioco.

    Quattro coppie di giocatrici di badminton sono state cacciate con infamia dalle Olimpiadi. Per il Comitato olimpico internazionale, una coppia cinese, due coreane e una indonesiana si sono accordate per truccare il torneo. La messinscena ha avuto luogo qualche sera fa, quando improvvisamente il duo cinese (che affrontava la Corea del sud) ha incredibilmente iniziato a sbagliare ogni colpo: volano che sbatteva sempre sulla rete o che usciva dal terreno di gioco. Le coreane si sono comportate di conseguenza, sbagliando tutto lo sbagliabile e rendendo la partita uno dei più evidenti casi di combine che lo sport abbia visto in anni recenti. Anche il pubblico londinese ha capito quello che c’era sotto e ha iniziato a fischiare le giocatrici, e l’arbitro ha prima dato avvertimenti alle squadre in campo, quindi ha estratto il cartellino nero.

    Ma la farsa non è finita qui, perché anche nella partita successiva, tra un’altra coppia di coreane e una di indonesiane, il copione è stato lo stesso. L’obiettivo? Sistemare il tabellone del turno successivo, scegliendosi in pratica avversari più comodi. Tutto il contrario dello spirito olimpico, al punto che qualche ora fa il Cio ha cacciato le coppie dalla manifestazione. A gestire tutto, secondo le prime indagini, sarebbe stata la potentissima federazione cinese, nota da anni per pilotare i match di badminton: “La Cina pilota tutto”, ha detto al Guardian una giocatrice bulgara, Petya Nedelcheva, aggiungendo che “nell’ultimo anno in almeno 20 partite hanno fatto così”.

    Il badminton sembra prestarsi a questi magheggi, a quanto pare: la politica si intreccia con lo sport e tra le nazionali dell’oriente asiatico accordi sottobanco sono all’ordine del giorno. Su Pechino già da qualche giorno ci sono perplessità sui continui record e le inaspettate vittorie ai Giochi, come dimostrano le accuse americane alla nuotatrice cinese sedicenne Ye Shiwen di essere stata geneticamente programmata per fare tempi incredibili in vasca.