BOLLETTINO DELLA CRISI
Angela Merkel tace sull’acquisto di bond da parte della Bce per rispettarne l’indipendenza, ha detto un portavoce del cancelliere tedesco. In serata Jörg Asmussen, membro del board Bce, commentando le prospettive per il Consiglio del 6 settembre, ha specificato che Eurotower vuole “cancellare qualsiasi riserva” sul fatto che il piano anti spread “in fase di elaborazione” sia un finanziamento ai governi e ha aggiunto che si svolgerà in “parallelo con l’intervento del Fondo salva stati”, previa richiesta di un paese membro.
Angela Merkel tace sull’acquisto di bond da parte della Bce per rispettarne l’indipendenza, ha detto un portavoce del cancelliere tedesco. In serata Jörg Asmussen, membro del board Bce, commentando le prospettive per il Consiglio del 6 settembre, ha specificato che Eurotower vuole “cancellare qualsiasi riserva” sul fatto che il piano anti spread “in fase di elaborazione” sia un finanziamento ai governi e ha aggiunto che si svolgerà in “parallelo con l’intervento del Fondo salva stati”, previa richiesta di un paese membro. “Non possiamo ripetere gli errori fatti con l’Italia l’estate scorsa, quando la Bce comprò bond italiani e il tempo guadagnato non fu usato per le necessarie misure di aggiustamento”.
L’Industria cinese macina meno profitti. Secondo l’Ufficio centrale di statistica di Pechino, a luglio i profitti delle società più capitalizzate sono calati del 5,4 per cento (pari a 46 miliardi di euro) rispetto allo stesso mese del 2011: un record negativo dopo precedenti ribassi. Più colpite le imprese private (-15,5) di quelle statali (-12,2) nei primi sette mesi del 2012. Magri guadagni per colossi come la compagnia di raffinazione Sinopec aggravano la sensazione di un rallentamento generale dell’economia. La Borsa di Shanghai ha toccato ieri i minimi da marzo 2009.
Slitta a fine settembre o inizio ottobre la consegna del rapporto della Troika sulla missione in Grecia precedentemente atteso per la metà del mese prossimo. Lo conferma un portavoce della Commissione Ue dopo l’anticipazione del quotidiano Rheinische Post che indicava come nodo “ritardi nel programma di privatizzazioni”. Dall’esito dipenderà il via a una nuova tranche di prestiti per 31,5 miliardi necessari a evitare l’insolvenza. Per restaurare la credibilità del paese, il premier Antonis Samaras ha annunciato di voler fermare le assunzioni di parenti dei politici nel settore pubblico, visti recenti scandali, chiedendo una legge ad hoc ma non retroattiva.
La Grecia sarà tra i primi dossier del nuovo “tavolo di lavoro” franco-tedesco annunciato ieri a Berlino dal ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, con l’omologo francese, Pierre Moscovici, per rafforzare unione bancaria, di bilancio e monetaria in Europa. A loro il ministro greco, Ioannis Stournaras, chiederà infatti una proroga di due anni per completare i tagli pattuiti per 11,5 miliardi in cambio di aiuti.
La Spagna prevede di usare 60 miliardi dei 100 messi a disposizione per sostenere il settore bancario. L’ha dichiarato il ministro dell’Economia, Luis de Guindos, all’International Herald Tribune. De Guindos ha aggiunto la richiesta di salvataggio è “una questione che resta completamente aperta” ma che in caso di intervento della Bce Madrid non allenterà gli sforzi per ridurre il deficit. Il quadro però peggiora: secondo l’Instituto Nacional de Estadística, nel 2011 il pil è cresciuto dello 0,4 per cento contro lo 0,7 previsto in precedenza. Riviste al ribasso anche le stime sul 2010. Preoccupa il crollo per 26 mesi consecutivi dei prestiti per crediti ipotecari concessi dalle banche a imprese e privati, scesi su base annua del 27,2 per cento a giugno.
“Il rigore è stato un fallimento, intervenga la Bce”. E’ l’appello del segretario della Confederazione europea dei sindacati (Ces), Bernadette Ségol, raccolto da eunews.it: “I provvedimenti Ue contro la crisi come il fiscal compact sono inutili. Non si può puntare tutto sull’austerità e non fare nulla per stimolare la crescita. […] La Bce deve poter finanziare direttamente i governi in difficoltà e il debito deve essere mutualizzato”.
Pronti fino a 200 milioni di euro per mettere in regola l’impianto dell’Ilva di Taranto da parte della Banca europea degli investimenti (Bei). Secondo quanto risulta al Foglio, sono in corso trattative a livello governativo, aziendale ed europeo: si valuterà un intervento nelle “prossime settimane o mesi”. La somma arriverebbe da una linea di credito messa a disposizione dell’azienda in passato.
Nel grafico: La fiducia delle imprese tedesche è ai minimi dal marzo 2010. Cala per il quarto mese consecutivo l’indice Ifo, elaborato dall’omonimo istituto di Monaco, a 102,3 punti di agosto contro i 103,2 di luglio, peggio delle attese. Il sondaggio Ifo, basato sulle indicazioni fornite da 7 mila imprese, è una spia del clima che si respira in Germania. Il presidente dell’Istituto, Hans-Werner Sinn, rileva: “Per la prima volta in tre anni circa le aspettative per l’export sono leggermente negative”.
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