Les embarras à Tripoli
Washington e Parigi sorvegliano in cella l'ex super spia di Gheddafi
Estradato due giorni fa in Libia, l’ex capo dei servizi segreti di Gheddafi, Abdullah Senussi, è ora in una prigione speciale di Tripoli, sorvegliato anche da agenti dei servizi americani e dei servizi francesi. E’ il risultato di un accordo tra libici, Parigi e Washington per tenere d’occhio l’uomo che custodisce così tanti segreti del regime crollato nel 2011. Il governo di Parigi non si rassegna alla sua mancata estradizione in Francia.
Estradato due giorni fa in Libia, l’ex capo dei servizi segreti di Gheddafi, Abdullah Senussi, è ora in una prigione speciale di Tripoli, sorvegliato anche da agenti dei servizi americani e dei servizi francesi. E’ il risultato di un accordo tra libici, Parigi e Washington per tenere d’occhio l’uomo che custodisce così tanti segreti del regime crollato nel 2011.
Il governo di Parigi non si rassegna alla sua mancata estradizione in Francia. Senussi è stato preso all’aeroporto della capitale della Mauritania lo scorso 17 marzo, grazie a un’operazione-trappola gestita da un’unità francese creata apposta per la sua cattura. La “scatola nera di Gheddafi” fu venduta agli uomini di Parigi da un clan locale, gli al Medaani, di cui lui si fidava perché per anni li aveva controllati, finanziati con generosità e aveva concesso loro passaporti libici. Senussi – che si era rifugiato prima nel Mali e poi in Marocco, dove ancora si nascondono alcuni pesci piccoli del regime – fu convinto a salire su un aereo dopo due mesi passati a Casablanca sotto la protezione della Direction Générale des Etudes et de la Documentation, il controspionaggio marocchino.
A marzo una fonte araba disse all’agenzia Reuters: “Il presidente francese Sarkozy non riuscirà a prendere sonno fino a quando non riuscirà a portare Senussi in Francia”. Il capo dei servizi libici è considerato il responsabile dell’abbattimento di un aereo passeggeri francese dell’Union des transports aériens nel 1989 sopra il deserto del Niger. Nell’attentato, identico a quello di Lockerbie nei cieli della Scozia, morirono 115 persone.
Da marzo a settembre la Francia ha mandato suoi mediatori in Mauritania e ha esercitato pressioni per prelevare l’ex capo delle spie libiche, che è ricercato anche dalla Corte internazionale di Giustizia, ma è stato tutto inutile. Senussi è custode di informazioni imbarazzanti per l’occidente (s’è parlato anche di soldi a Sarkozy per la sua campagna elettorale, ma questa non è più la questione più importante).
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