Onu galeotto

Annalena Benini

L’esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più si applica a molte storie d’amore, quando finiscono. Meglio non vedersi per un po’, far passare la tristezza, evitare di incontrarlo abbracciato all’altra. Lucio Battisti cantava “Cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu”, ma per Ségolène Royal, presidente della regione Poitou-Charentes, e François Hollande, presidente della Repubblica, è più difficile.

    L’esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più si applica a molte storie d’amore, quando finiscono. Meglio non vedersi per un po’, far passare la tristezza, evitare di incontrarlo abbracciato all’altra. Lucio Battisti cantava “Cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu”, ma per Ségolène Royal, presidente della regione Poitou-Charentes, e François Hollande, presidente della Repubblica, è più difficile. Le persone normali si lasciano, si disperano, dopo mesi decidono di uscire di casa con qualche amico fidato, entrano in un ristorante dove la ex moglie sta ridendo e scuotendo i capelli e sembra come rinata. Gli amici la vedono per primi, escono precipitosamente dal ristorante, meglio se andiamo via, è diventato un posto orribile, meglio quella pizzeria dall’altra parte della città. Ma dal Palazzo di Vetro, a New York, è più complicato scappare. A parte che è un luogo affollatissimo, dove può succedere di tutto (in “Intrigo internazionale” di Hitchcock un tizio viene accoltellato davanti a tutti), ma François Hollande, quando si è accorto che stava per incrociare l’ex moglie, madre dei suoi quattro figli, compagna di partito, signora odiata, senz’altro ricambiata con ardore, dalla nuova insicura fidanzata, aveva le telecamere addosso e doveva parlare all’Assemblea generale.

    Mentre Ségolène Royal, sotto un quadro della Grande muraglia cinese, non sembrava per niente imbarazzata, ha scritto il Monde, e anzi commentava serena (ma il volto è sempre più di cera): “Potrei andare a dirgli buongiorno”, lo staff di Hollande è come impazzito. Dovevano passarle accanto, era un itinerario obbligato, invece all’ultimo istante Hollande ha scelto di fare il giro del palazzo per evitarla. Con la scusa ufficiale di dover assolutamente parlare un momento con il primo ministro del Mali, probabilmente sconvolto da tanta attenzione. Ségolène non si è stupita, ha parlato di serietà e responsabilità di fronte all’ex marito in fuga. Che per fortuna in quel momento non era accompagnato dalla sua guardia del corpo più minacciosa, Valérie Trierweiler, in giro per musei di New York con la moglie del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. E’ evidente che Hollande temeva, più del confronto con gli altri capi di stato, la foto con Ségolène Royal, aveva paura di doverle dare un bacio sulla guancia, e la foto sarebbe velocemente arrivata sotto gli occhi della nuova iraconda fidanzata.

    Forse Ségolène, super truccata elegante e sorridente, si era appostata in quel particolare angolo del Palazzo di Vetro proprio per dirgli: ciao, com’è piccolo il mondo, che fai da queste parti?, e provocare un sano incidente diplomatico in terra straniera. E poiché è difficile trovare simpatica Valérie, che riesce a far rimpiangere Carla Bruni, sarebbe bello che Hollande inventasse una scusa (il primo ministro del Mali serve a questo) e fuggisse nell’albergo di Ségolène per un drink: per parlare dei figli, della nuova vita, e di quella canzone che ascoltavano sempre e che proprio adesso sta suonando per loro. Philippe Sollers, filosofo e scrittore, aveva ragione quando ha scritto, riferito a Hollande: “Due donne: l’inferno”, ma in nome della ragion di stato, per infondere sicurezza ai francesi, il presidente dovrebbe dimostrare di non avere bisogno di travestirsi da vaso da fiori quando incontra Ségolène Royal.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.