C'è un solo modo per vincere: Ripartire da Zero
L’iniziativa prende spunto dai modesti risultati ottenuti dal Popolo della libertà alle ultime elezioni amministrative. Una sconfitta che “non si può minimizzare, una débacle pesante”, osserva Marco Marsilio, deputato pidiellino tra i coordinatori del movimento. Un gruppo che ha scelto un nome che più chiaro non si può: Ripartire da zero. “Una piattaforma creata da una serie di esponenti politici, ma anche da tanti cittadini normali e da associazioni come Fareverde e Modavi", spiega l’azzurra Chiara Colosimo, ventiseienne consigliere regionale del Lazio.
L'iniziativa prende spunto dai modesti risultati ottenuti dal Popolo della libertà alle ultime elezioni amministrative. Una sconfitta che “non si può minimizzare, una débacle pesante”, osserva Marco Marsilio, deputato pidiellino tra i coordinatori del movimento. Un gruppo che ha scelto un nome che più chiaro non si può: Ripartire da zero. “Una piattaforma creata da una serie di esponenti politici, ma anche da tanti cittadini normali e da associazioni come Fareverde e Modavi", spiega l'azzurra Chiara Colosimo, ventiseienne consigliere regionale del Lazio. Politici che provengono principalmente (se non esclusivamente) dalle fila della fu An. Oltre a Marsilio e Colosimo, tra i fondatori di Ripartire da zero anche Giorgia Meloni, l'onorevole Fabio Rampelli, Francesco Acquaroli, consigliere regionale marchigiano e Francesco Torselli, consigliere comunale di Firenze. Dopo lo schianto elettorale dello scorso maggio, hanno lanciato un'iniziativa che punta a raccogliere il malcontento degli elettori azzurri: “Ci siamo resi conto che la gran parte dei nostri elettori non ha preferito altri: non si è proprio recato alle urne – spiega Marsilio – Vogliamo riconquistare quell'astensione critica”. Lo strumento per farlo è lo “Zerocedario”, una sorta di vademecum open source che raccoglie tutto ciò che animatori e simpatizzanti ritengono costituisca una zavorra per il centrodestra e per il paese. Il movimento è partito dal web (oltre il sito, ha un account Twitter e una pagina su Facebook), “ma la nostra ambizione è quella di unire la piattaforma telematica con le assemblee di piazza”, osserva Colosimo.
A partire dallo scorso 26 maggio, quando hanno organizzato dei talk in nove città, tra cui Roma, Firenze, Venezia e Perugia, hanno continuato a battere le piazze della Penisola con alterne fortune. Continueranno a farlo anche nel mese di settembre, “per valutare se organizzare una nuova manifestazione nazionale”, dice la consigliera regionale. La prima è stata il 17 luglio: Simone Cristicchi come colonna sonora, Falcone e Borsellino quali fil-rouge, Angelino Alfano ospite d'onore. Hanno guardato con simpatia al tentativo del segretario di rinnovare il partito. Marsilio non usa giri di parole: “Il segretario aveva molta buona volontà, ma ha incontrato troppe resistenze da parte dei nostri dirigenti”. Dell'ex Guardasigilli piaceva l'idea di celebrare le elezioni primarie. Colosimo sembra guardare con invidia a quel che succede nel campo avversario: “La nostra idea di partenza è simile alla rottamazione, vogliamo azzerare le malformazioni della politica. L'esperienza di Matteo Renzi non sarebbe stata possibile se non fossero esistite le primarie”. Lo stop de facto imposto dalle voci di una possibile candidatura di Silvio Berlusconi non convince la giovane amministratrice locale: “Una scelta assurda, avrebbero rafforzato la decisione del Cavaliere di scendere in campo”. Se sembra impossibile riformare i meccanismi di discussione interna, Ripartire da zero proverà a rilanciare la battaglia a partire dai contenuti. “Ci batteremo perché l'ambiente torni nella discussione del centrodestra – spiega Marsilio – per una nuova concezione delle pari opportunità ma soprattutto per ridiscutere il rapporto tra etica e politica. Troppo a lungo, per attaccare le toghe rosse, abbiamo scambiato il garantismo per impunità”.
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