Nobel all'Europa. Giusto, ma al mio bar avevamo votato per il Texas
Il premio Nobel per la Pace è andato all’Unione europea, giustamente. Al mio bar avevamo votato per il Texas. Come secondo voto avevamo messo Beyoncé. La cantante un mese fa ha cantato (molto bene) all’Assemblea dell’Onu. Come tutti sanno, l’Accademia di Svezia per i Nobel manda 8 milioni di schede voto a tutti i bar del mondo. Il barista diventa pubblico ufficiale, se fa i brogli può essere arrestato e il bar assegnato a don Ciotti.
Il premio Nobel per la Pace è andato all’Unione europea, giustamente. Al mio bar avevamo votato per il Texas. Come secondo voto avevamo messo Beyoncé. La cantante un mese fa ha cantato (molto bene) all’Assemblea dell’Onu. Come tutti sanno, l’Accademia di Svezia per i Nobel manda 8 milioni di schede voto a tutti i bar del mondo. Il barista diventa pubblico ufficiale, se fa i brogli può essere arrestato e il bar assegnato a don Ciotti. Don Ciotti negli ultimi anni si è visto assegnare bar e ristoranti anche in Messico e Laos. Giustamente don Luigi fa: “Vi ringrazio per la fiducia ma non posso gestire tutto quello che viene confiscato ai clan di tutto il mondo, fatelo gestire un po’ anche a Giovanni Rana”. A proposito, perché il prossimo anno non vince il Nobel per la Pace don Ciotti?
Noi come grandi elettori abbiamo in mano 76.000 voti su 8 milioni. Un bar potentissimo che può condizionare tutti i premi Nobel (escluso quello della Chimica) si trova a Milano, corso di Porta Romana 2. Quest’anno volevano dare il premio Nobel per la Pace alla Renault. Motivo: è la casa automobilistica che più ha puntato sull’auto elettrica evitando futuri conflitti per il petrolio. C’era un piccolo conflitto d’interessi in quanto la sorella del barista ha una Renault 4 del 1980. Nel dubbio gli accademici della Reale Casa di Svezia hanno invalidato il voto. Comunque secondo me il meccanismo delle votazioni dei Nobel va cambiato. I bar del mondo per il 73 per cento sono in mano ai cinesi. Certo i clienti sono di tutte le nazioni, però non mi sembra giusto che il bar che c’è dentro il Palazzo di vetro dell’Onu vale 30 voti, e il bar davanti alla stazioni di Mestre vale 1.000 punti. Parliamoci chiaro, ormai le licenze dei bar valgono in funzione del peso che hanno a eleggere un Nobel. Più grandi elettori hai, più la licenza vale. Non a caso il bar dentro il tribunale di Durango vale 7 milioni di rubli; parlo della licenza. Infatti anche quest’anno hanno imposto il premio Nobel per la Fisica (Carlo Rubbia fu imposto dal titolare di questo bar che allora era un italiano e oggi è al bar della Nato a Bruxelles).
Quest’anno il premio Nobel per la Fisica l’hanno vinto i due scienziati che hanno inventato l’orologio atomico. Questa scelta è stata imposta. Bravi! Pensate che sbaglia un secondo ogni 4,5 miliardi di anni. La Terra infatti ha 4,5 miliardi di anni. Quindi dall’inizio a oggi hanno sbagliato a misurare il tempo solo di un secondo. Però l’uomo primitivo (che all’inizio non c’era) non aveva l’orologio atomico. Bisogna stare sulla fiducia. Anzi aspettare i prossimi 4,5 miliardi di anni. Infatti l’orologione al plutonio è stato scoperto 30 anni fa. Comunque i due fisici possono stare tranquilli; se tra 4,5 miliardi di anni il loro orologio sgarra anche di 5 ore (invece di un secondo), il premio l’hanno meritato uguale. Per me anche Armstrong (il ciclista) ha meritato tutti i Tour che ha vinto. Inutile revocare tutto per doping. Anche perché il fatto non sussiste… però non sono convinto.
A questo punto mi chiedo: quando si arriverà ad assegnare un premio Nobel per il bar-tavola calda peggiore al mondo? Risponde l’ufficio stampa del comitato dei Nobel: “Mai! Finché i bar non metteranno gelati, patatine e caffè di nostra indicazione; e poi nemmeno noi siamo un’istituzione autonoma e non ci facciamo condizionare dalle aziende commerciali”. Per quanto riguarda il maestro Dario Fo, noi volevamo dare il Nobel a Piero Mazzarella (sempre per l’Italia) ma ci telefonò Arrigo Sacchi, il noto allenatore. Voleva a tutti i costi trasformare il Pallone d’oro (miglior calciatore) a Nobel per lo Sport. Voleva darlo a Gullit. Noi per non offenderlo abbiamo deciso quello che poi è stato.
Il premio Latitante dell’anno quest’anno è stato dato al brigante Gasparone. Alla memoria. Mentre il premio vero e proprio verrà annunciato domani. Questo premio ufficialmente è un premio Nobel, di fatto l’ha istituito l’Interpol. Per vedere se il latitante dell’anno si presenta a ritirare il premio. Sarà difficile. In 15 anni che è stato istituito il Nobel “Il latitante dell’anno” non abbiamo arrestato nessuno. Certo, arriva un prestanome a ritirare il milione di corone in premio (1 corona = 11 euro). Poi l’Interpol seguendo il prestanome può catturare il latitante. Ma ripeto non è mai successo. Il Nobel per la Paleontologia quest’anno è andato a uno scienziato che ha scoperto questo: un fossile di dinosauro con le zampe ferrate. Chi gli ha ferrato gli zamponi resta un mistero… Non penso che gli ufo 20 milioni di anni fa siano venuti sulla Terra per ferrare le zampe ai dinosauri. Se la Nasa facesse una cosa del genere avrebbe tutto il Congresso contro.
Il Nobel 2012 per l’Economia sostenibile l’hanno dato a Carlin Petrini e Slow Food, grazie alla baleniera a km zero. In cosa consiste il progetto? E’ molto semplice: si prende una ciurma di 30-40 marinai ubriaconi che nessuno imbarca più, li si mette su una baleniera al largo del Canadà. La baleniera arpiona la balena, la inscatola sul posto e i marinai piano piano la mangiano. Ciclo di economia virtuoso a km zero. Questi marinai sono a posto, gli altri a casa si arrangiano. Il Nobel Petrini non va a ritirarlo a Stoccolma, ma viene al mio bar che è a 30 km da casa sua. Quando viene speriamo che non rompa le balle a farci vendere i gelati equo solidali, no ogm e km zero. E’ già così: il gelato lo faccio io, da fuori prendiamo solo le noci di cocco, che in Amazzonia raccolgono tramite scimmie urlatrici. Le fai incazzare ed esse ti tirano le noci, che vanno nel Rio, galleggiano e arrivano al porto dove le spediscono al mio bar.
Certo, il Nobel per la Pace quest’anno lo meritavano anche le primarie italiane. Ritira il premio Tabacci (che io voterò).
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