Obama ha vinto il dibattito, ma sta perdendo la battaglia. Parola di Karl Rove
Barack Obama ha vinto il secondo dibattito tra candidati alla presidenza. E’ andato meglio di Mitt Romney, lo dicono non solo analisti e commentatori americani, ma anche i primi sondaggi pubblicati da Cnn e Cbs. Eppure, qualche voce in controtendenza c’è. Karl Rove, l’architetto delle vittorie di George W. Bush, dice che in realtà il presidente in carica “sta perdendo la battaglia”.
Barack Obama ha vinto il secondo dibattito tra candidati alla presidenza. E’ andato meglio di Mitt Romney, lo dicono non solo analisti e commentatori americani, ma anche i primi sondaggi pubblicati da Cnn e Cbs. Eppure, qualche voce in controtendenza c’è. Karl Rove, l’architetto delle vittorie di George W. Bush, dice che in realtà il presidente in carica “sta perdendo la battaglia”.
Il confronto andato in scena alla Hofstra University di Long Island è stato “il più feroce di sempre”: i candidati si sono interrotti più volte, hanno battibeccato per novanta minuti. A ogni modo, scrive Rove sul Wall Street Journal, “il dibattito dell’altra sera non cambierà la dinamica della campagna”.
La ragione, al di là dell’euforia liberal delle prime ore successive allo scontro moderato da Candy Crowley , è che sull’economia – la questione cruciale di questa campagna elettorale – il successo di Romney è stato ancora più netto di quello riportato a Denver: per il 58 per cento degli intervistati dalla Cnn, la performance dell’ex governatore del Massachusetts è stata migliore rispetto a quella di Obama, fermo al 40 per cento (il 3 ottobre era finita 55 per cento a 43).
Romney è in rimonta ovunque negli stati decisivi ed è passato in testa – secondo i sondaggi – in Colorado, Florida e North Carolina. Quasi azzerato il vantaggio di Obama in Virginia e New Hampshire.
Il game-changer, scrive ancora Rove, è stato il dibattito di Denver: quella sera, il candidato repubblicano è riuscito a demolire mesi di ininterrotta campagna democratica che lo dipingeva come un uomo freddo, senza cuore e come un ricco manager egoista. Il confronto del 3 ottobre “ha cambiato la dinamica elettorale - forse in maniera definitiva – come mai nessun altro dibattito aveva fatto nella storia americana”, assicura lo stratega delle vittorie di George W. Bush.
Il confronto alla Hofstra University, invece, è stato sì divertente e combattuto, ma “Obama aveva bisogno di un colpo da ko. Invece ciò che ha ottenuto è più simile a un pareggio”.
In vista del terzo e ultimo dibattito tra i due candidati (lunedì a Boca Raton, Florida), Rove dà un consiglio a Mitt Romney: “Eviti di fare quello che ha fatto l’altra sera sulla Libia. Ha commesso un errore, perché è stato lui a chiedere a Obama se si ricordava cosa aveva detto sull’assalto di Bengasi. Una delle regole dei dibattiti è non fare domande all’avversario, perché così gli si dà la parola”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano