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I giochi sono fatti: è il momento del verdetto

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La battaglia è arrivata alla fine, è tempo di votare. Alle 19.00 ora locale – l’1 di notte in Italia – si capirà di più: a quell’ora, infatti, arriveranno le proiezioni della Virginia. Se Obama sarà in testa lì, la gara sarebbe probabilmente segnata. I due sfidanti sono in campo, Romney torna in New Hampshire (dove ha vinto le primarie di gennaio) e oggi sarà in Ohio. Obama promette che quello di ieri in Iowa è stato il suo ultimo comizio.

    La battaglia è arrivata alla fine, è tempo di votare. Alle 19.00 ora locale – l’1 di notte in Italia – si capirà di più: a quell’ora, infatti, arriveranno le proiezioni della Virginia. Se Obama sarà in testa lì, la gara sarebbe probabilmente segnata.

    I due sfidanti sono in campo, Romney torna in New Hampshire (dove ha vinto le primarie di gennaio) e oggi sarà in Ohio. Obama promette che quello di ieri in Iowa è stato il suo ultimo comizio.

    Dixville Notch, minuscolo villaggio del New Hampshire che per tradizione vota prima di tutti gli altri in America, ha già dato il suo verdetto: Barack Obama voti 5, Mitt Romney voti 5. Perfetta parità. E per chi ogni quattro anni aspetta lo scrutinio di Dixville Notch per capire come tira il vento nel resto del paese, il responso fa pensare a una gara serrata fino all’ultimo. L’altro villaggio – sempre del New Hampshire – che ha già votato è Hart’s Location, e qui lo scarto tra i due è stato maggiore: Obama 23 voti, Romney 9. Nel 2008, a Dixville Notch l’allora senatore dell’Illinois prese 15 voti (su 21) e a Hart’s Location 17 su 29.

    Il tempo dei sondaggi è finito, i grandi giornali e le tv principali si danno alle previsioni. Ezra Klein del Washington Post dice che vincerà Obama con 290 grandi elettori (Romney riporterà al Gop la Virginia ma andrà male in Ohio), e dello stesso parere è il politologo Larry Sabato.

    Per Karl Rove, invece, vincerà Romney: 285 grandi elettori a 253.

    Politico azzarda l’ipotesi di pareggio o di vittoria sul filo di lana, con ricorsi, battaglie legali e riconteggi. Uno scenario che potrebbe portare ad un mercoledì senza vincitore.

    Foreign Policy, intanto, fa la lista delle possibili occupazioni per chi perderà le elezioni e si ritroverà (presumibilmente) senza lavoro.