Il Congresso è finito, ma le trattative (segrete) continuano

Il diciottesimo Congresso del Partito comunista cinese è finito. L’ultimo atto è stata l’elezione del Comitato Centrale (200 membri più 170 supplenti). Xinhua, l’agenzia di stampa ufficiale, ha reso noto che Xi Jinping e Li Keqiang sono stati eletti. Nessuna sorpresa, dunque: il primo sarà segretario del partito (e quindi presidente) mentre il secondo sarà premier. Hu Jintao esce di scena, a meno che non mantenga la carica di segretario della potentissima Commissione militare.

Domani il Comitato centrale eleggerà il Politburo e il Comitato permanente. Quest’ultimo organismo – il cuore del potere politico cinese – dovrebbe essere formato da sette membri, anche se fino all’ultimo sarà possibile la nomina di ulteriori due funzionari.
Le speculazioni sui nomi vanno avanti da giorni, sicuri di un posto sono solo Xi Jinping e Li Keqiang. Il partito è spaccato, e le trattative (rigorosamente segrete) sono andate avanti fino all’ultimo. Quasi certa l’esclusione di Lu Yandong, l’unica donna a far parte del Politburo: sessantasette anni, sarebbe considerata troppo vicina all’ex presidente Jiang Zemin e invisa a Hu Jintao.

“Il Congresso ha eletto un Comitato centrale sostituendo leader giovani ai leader più anziani”, ha detto il presidente uscente Hu Jintao nel discorso di chiusura di Shibada  (diciottesimo congresso) tenuto nella Grande Sala dell’Assemblea del Popolo a Pechino.

Domani alle 11 ora di Pechino il nuovo Politburo si svelerà al mondo.