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Gaza, al Cairo si tratta la tregua

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Ancora una notte di bombardamenti su Gaza: le Forze di difesa israeliane hanno colpito 80 siti nelle ultime ore, tra cui 40 tunnel sotterranei usati per il contrabbando tra Rafah e Gaza e diversi siti da cui vengono lanciati i missili. Dall’inizio dell’operazione Pillar of Defense, i morti palestinesi sarebbero 95, stando alle stime di Gerusalemme. Gli obiettivi complessivi colpiti ammontano invece a 1.350. Da Gaza sono stati sparati più di 540 razzi, 35 dei quali hanno colpito il territorio israeliano. Il sistema difensivo Iron Dome ne ha intercettato 310.

    Ancora una notte di bombardamenti su Gaza: le Forze di difesa israeliane hanno colpito 80 siti nelle ultime ore, tra cui 40 tunnel sotterranei usati per il contrabbando tra Rafah e Gaza e diversi siti da cui vengono lanciati i missili. Dall’inizio dell’operazione Pillar of Defense, i morti palestinesi sarebbero 95, stando alle stime di Gerusalemme.

    Gli obiettivi complessivi colpiti ammontano invece a 1.350. Da Gaza sono stati sparati più di 540 razzi, 35 dei quali hanno colpito il territorio israeliano. Il sistema difensivo Iron Dome ne ha intercettato 310.

    Per la seconda notte di seguito, dalla Striscia il lancio di razzi è stato più diradato, segno che la capacità di Hamas si sta progressivamente riducendo, anche se dall’alba sette missili sono caduti nel sud di Israele.

    Domenica, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si era detto pronto a espandere l’operazione dopo aver ottenuto il via libera del consiglio dei ministri alla mobilitazione di 75.000 riservisti.

    Il segretario dell’Onu Ban Ki-moon si recherà oggi al Cairo per sostenere gli sforzi condotti dall’Egitto per ottenere un rapido cessate il fuoco. I media israeliani hanno riferito che una delegazione di Gerusalemme era in viaggio per il Cairo per negoziare la tregua, ma il portavoce del premier Netanyahu si è rifiutato di commentare la notizia.

    Secondo alcune indiscrezioni, sarebbero sei le condizioni poste da Israele per sospendere Pillar of Defense: almeno 15 anni di tregua; immediata cessazione del contrabbando di armi a Gaza; stop immediato al lancio di razzi in territorio israeliano e fine degli attacchi ai soldati nei pressi del confine con la Striscia; diritto di Gerusalemme di dare la caccia ai terroristi in caso di attacco avvenuto o imminente, conferma della chiusura dei valichi tra Gaza e Israele, Mohammed Morsi garante dell’accordo.