Filosofi, ambientalisti, eurofobici e generali. Chi sono gli intellò di Grillo

Marianna Rizzini

Non hanno il fisico da Rive Gauche, non si vedono tutte le sere al solito caffè. Sono i pensatori di riferimento di Beppe Grillo – professori, consulenti, generali in pensione. Le loro idee vengono issate (attraverso i siti gestiti da Gianroberto Casaleggio) a bandiera del grillismo, e poi ripetute infinite volte nei forum, spezzettate, riferite a metà come nel telefono senza fili.

    Roma. Non hanno il fisico da Rive Gauche, non si vedono tutte le sere al solito caffè. Sono i pensatori di riferimento di Beppe Grillo – professori, consulenti, generali in pensione. Le loro idee vengono issate (attraverso i siti gestiti da Gianroberto Casaleggio) a bandiera del grillismo, e poi ripetute infinite volte nei forum, spezzettate, riferite a metà come nel telefono senza fili. Alcuni sono habitué dei “passaparola” sul blog del comico (interventi di capitale importanza, messi in evidenza), altri sono stati contattati dallo staff di Casaleggio per intervenire sul portale “Cadoinpiedi”, altri vengono invitati nelle riunioni dei portavoce a Cinque stelle. In cima alla lista delle menti che piacciono alla centrale operativa Grillo-Casaleggio c’è Paolo Becchi (nelle foto compare spettinato, con gli occhiali e un gatto, quasi un sosia di Casaleggio con i capelli lisci): professore quasi sessantenne di Filosofia del diritto a Genova, Becchi vorrebbe “sputare” a Mario Monti e ha ottenuto sempiterna stima dei grillini di ogni ordine e grado per un intervento sul “18 Brumaio di Napolitano” e sulla forza “rivoluzionaria” dei Cinque stelle (poi è andato a Radio 24 e ha parlato degli scontri di piazza del 14 novembre come di un’ineluttabile discesa nella catarsi: le armi non si possono “escludere”, “non è un pranzo di gala”, ci vuole una “tabula rasa” (d’altronde Grillo dice che i Cinque stelle andranno a prendere i politici “casa per casa”, per un gran giorno del pubblico giudizio).

    Sul fronte economico la star dei grillini è Claudio Borghi, economista alla Cattolica di Milano, noto per i suoi ragionamenti su “come uscire dall’euro”. Interpellato, Borghi dice di aver ricevuto vari inviti dalle “entità locali” del movimento e di essere stato chiamato dallo staff di Casaleggio per il sito “Capodinpiedi”: “Ma, per evitare strumentalizzazioni”, dice, “ho accettato di scrivere soltanto di mercato dell’arte”. Eppure continuano a invitarlo (anche se lui si mostra critico sui “punti non chiarissimi del programma di Grillo”: i grillini, sull’euro, a differenza che su altri argomenti, hanno ancora qualche dubbio, dice). L’altro eurologo di riferimento è Alberto Bagnai, professore di Economia a Pescara, invitato con la grancassa a un incontro dei Cinque stelle il primo dicembre.
    Grillo e Casaleggio hanno valorizzato molto, sul blog del comico, la “triade” che ora gli attivisti, nei forum, dicono di volere al governo. Si tratta di Patrizia Gentilini, oncologa e presidente dell’Isde di Forlì (medici per l’ambiente), paladina della lotta contro gli inceneritori; di Walter Ganapini, membro onorario del Comitato scientifico dell’Agenzia europea dell’ambiente, autore di un post molto commentato sul “medioevo dell’energia” e di Fabio Mini, ex generale Nato cui Grillo ha dato la parola (sul blog) per parlare di “guerra di Nintendo”: un j’accuse contro le ipotesi (montiane) di riforma della Difesa, con grido d’allarme sulla “strumentalizzazione degli interventi umanitari”.

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.