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La staffetta di Hillary

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La tregua annunciata nel pomeriggio di ieri da Hamas al Cairo è slittata. Il governo israeliano ha intensificato, a partire dalla serata, il bombardamento dal mare e dal cielo su Gaza. Il segretario di stato americano Clinton, giunto a Gerusalemme per incontrare il premier Benjamin Netanyahu, ha assicurato che gli Stati Uniti “lavoreranno assieme a Israele ed Egitto per raggiungere una tregua nei prossimi giorni”.

Leggi Perché Hamas sostiene di essere uscito vincitore dai negoziati del Cairo di Daniele Raineri

    La tregua annunciata nel pomeriggio di ieri da Hamas al Cairo è slittata. Il governo israeliano ha intensificato, a partire dalla serata, il bombardamento dal mare e dal cielo su Gaza. Il segretario di stato americano Clinton, giunto a Gerusalemme per incontrare il premier Benjamin Netanyahu, ha assicurato che gli Stati Uniti “lavoreranno assieme a Israele ed Egitto per raggiungere una tregua nei prossimi giorni”.

    Necessario, per il capo della diplomazia di Washington, “evitare un’escalation nella Striscia”. Preme per un rapido cessate il fuoco anche il re di Giordania, Abdullah II. Oggi si riunirà a New York anche il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Da questa mattina Clinton è a Ramallah, per incontrare il presidente dell’Anp Abu Mazen.

    Il portavoce delle Forze di difesa di Gerusalemme ha detto questa mattina che sono più di 800 i missili sparati da Gaza in territorio israeliano nei sette giorni di ostilità, 162 dei quali sono stati lanciati solo nelle ultime 24 ore. Nel corso della notte sono stati colpiti il ministero dell’Interno di Hamas, un compound della polizia e un sito da cui venivano sparati i missili su Gerusalemme.

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