Non soltanto Formigoni
Tutti i politici che hanno visto gli Ufo
Anche i ricchi piangono, anche le formiche nel loro piccolo si arrabbiano, anche i politici vedono gli Ufo. Non solo Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, che ha usato Twitter per far sapere che ne aveva fotografato uno sul cielo di Parigi. Il “Jimmy Carter Ufo incident”, ad esempio, è un evento del 1969, così chiamato per via dell’oggetto “di un bianco splendente che brillava come la luna” che il futuro presidente degli Stati Uniti diceva di aver visto poco prima di fare un discorso a un Lions Club.
Anche i ricchi piangono, anche le formiche nel loro piccolo si arrabbiano, anche i politici vedono gli Ufo. Non solo Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, che ha usato Twitter per far sapere che ne aveva fotografato uno sul cielo di Parigi. Il “Jimmy Carter Ufo incident”, ad esempio, è un evento del 1969, così chiamato per via dell’oggetto “di un bianco splendente che brillava come la luna” che il futuro presidente degli Stati Uniti diceva di aver visto poco prima di fare un discorso a un Lions Club. “Cambiò colore in azzurro, poi in rosso, infine di nuovo in bianco, prima di sparire in lontananza”, raccontò. Proprio in base a quell’esperienza, durante la campagna elettorale del 1976 promise formalmente che ci sarebbe stata una nuova politica di apertura in materia di oggetti volanti non identificati. “Una cosa è sicura, non mi prenderò mai gioco di qualcuno che sostiene di aver visto oggetti volanti non identificati in cielo. Se diventerò Presidente, farò in modo che ogni possibile elemento di informazione sugli avvistamenti di Ufo sia disponibile sia per il pubblico che per gli scienziati”. Divenne presidente, ma poi in realtà non lo fece. E non fu per la storia dell’Ufo che perse le elezioni del 1980 contro Ronald Reagan.
Gli Ufo, però, altre volte non hanno portato fortuna. Come nella storia di Eric Gairy, primo ministro di Grenada. Leader nel 1974 dell’indipendenza dal Regno Unito alla testa di un partito da lui fondato corrispondente alla fumettistica sigla di Gulp (Grenada United Labour Party), una volta avuto l’accesso all’Assemblea Generale dell’Onu ne aveva approfittato per proporle la creazione di “un’agenzia o dipartimento per iniziare ricerche su Ufo e vita extraterrestre”. E proprio mentre stava facendo lobbying ufologica al Palazzo di Vetro il 13 marzo 1979 aveva approfittato della sua assenza il New Jewel Movement di Maurice Bishop per prendere il potere con la forza e creare un regime marxista.
Ufo sfortunati anche per Yukio Hatoyama: il leader del Partito Democratico giapponese, protagonista del 2009 di una storica alternanza al potere con i liberal-democratici. Ma così divenne first lady la signora Miyuki: attrice, stilista, autrice di libri di cucina e anche di un libro di memorie intitolato “Cose davvero strane che mi sono capitate” in cui raccontava di essere stata portata dagli alieni su Venere, fin dagli anni ’70. “Il mio corpo dormiva, ma la mia anima montò su un Ufo a forma triangolare e arrivò su Venere. era un posto bellissimo". Ridicolizzato dalla stampa anche per una camicia a quadretti dal taglio particolarmente atroce, Hatoyama non sfuggirà alla maledizione degli Ufo: sarà costretto alle dimissioni da premier dopo neanche nove mesi.
Ma gli Ufo hanno devastato anche la Quarta Internazionale trotzkysta. Che a un certo punto si trovò divisa in tre tra il gruppo dei seguaci di Michel Pablo, fautori di un’alleanza tattica con il blocco sovietico; gli anti-pablisti; ed i seguaci dell’ argentino di origine materana Rómulo Cristalli Frasnelli, meglio noto con quello pseudonimo di Juan Posadas con cui diede il nome alla Quarta Internazionale Trotzkysta-Posadista. In gioventù calciatore dell’Estudiantes, poi operaio calzaturiero e sindacalista, seguace di Pablo, nel 1962 ruppe con lui sostenendo che piuttosto dell’Urss i trotzkysti avrebbero dovuto appoggiare la Cina di Mao. Ma era anche un fervido sostenitore degli Ufo: secondo lui riprova di una superiorità tecnologica troppo grande per essere aliena dal materialismo dialettico. Insomma, se riuscivano a viaggiare nello Spazio gli alieni dovevano essere per forza comunisti: dunque in caso di loro invasione era dovere del vero marxista appoggiarli, in un’estensione a livelli planetari delle teorie leniniste sul disfattismo rivoluzionario. Purtroppo, come spiegò nel suo pamphlet “I dischi volanti, il processo della materia e dell’energia, la scienza e il socialismo”, gli et non si fermano a lungo sulla Terra proprio perché le nostre decadenti forme di organizzazione sociale fanno loro ribrezzo. “Il capitalismo non interessa ai piloti degli Ufo, ed è per questo che non ritornano. Ma neanche la burocrazia sovietica interessa loro, perché non ha prospettive”. Dunque: “dobbiamo chiedere agli esseri di altri pianeti quando vengono di intervenire, di collaborare con gli abitanti della Terra per sconfiggere la miseria. Dobbiamo lanciare loro un appello a condividere con noi le loro risorse per aiutarci”. Trotzky rimproverava a Stalin il socialismo in un solo Paese, Posadas diceva che non bisognava fermarsi neanche al socialismo in un solo pianeta. E neanche in una sola specie, visto che un altro suo peculiare interesse era la comunicazione con i delfini.
Esule in Italia dai regimi militari argentini, Posadas morì proprio a Roma, il 14 maggio 1981. E a Roma esattamente 10 anni dopo nacque “Men In Red”: un collettivo secondo cui l’'ufologia è di per sé un'idea rivoluzionaria, perché mette in discussione un universo fatto a immagine e somiglianza dei terrestri”. Al grido di “Ufo al popolo” nel 1998 i Men in Red occuparono il palco del congresso di Ufologia di San Marino, mostrando il pugno chiuso e scandendo slogan contro l’ufologia “borghese”.
Altri tempi… Giusto tre settimane fa il “Telegraph” spiegava che ormai sempre meno persone credono negli Ufo. Il giornale citava un particolare l’opinione di Dave Wood, portavoce della Association for the Scientific Study of Anomalous Phenomena (Assap): “ è certamente una possibilità che tra 10 anni gli Ufo saranno un tema morto. La mancanza di prove convincenti al di là dei semplici aneddoti suggerisce che la verità non è là fuori”. “Penso che ogni ricercatore Ufo vi direbbe che il 98 per cento degli avvistamenti sono spiegabili molto facilmente. La conclusione a cui si giunge è che forse non c’è nulla. I giorni di avvistamenti ‘interessanti’ sembrano essere finiti”. Insomma, Formigoni vede gli Ufo, proprio quando gli ufologi ammettono che forse non sono mai esistiti.
Il Foglio sportivo - in corpore sano