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Ancora scontri a piazza Tahrir, la Fratellanza avverte: “State giocando con il fuoco”

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Sono proseguiti anche nella notte gli scontri a piazza Tahrir tra i manifestanti che chiedono il ritiro del decreto “provvisorio” con cui il presidente Mohammed Morsi assume pieni poteri “per proteggere le conquiste della rivoluzione”. Nella prima mattinata di oggi, la polizia ha sparato gas lacrimogeni. Nelle scorse ore, diversi scontri si sono verificati anche nelle vie laterali.

    Sono proseguiti anche nella notte gli scontri a piazza Tahrir tra i manifestanti che chiedono il ritiro del decreto “provvisorio” con cui il presidente Mohammed Morsi assume pieni poteri “per proteggere le conquiste della rivoluzione”. Nella prima mattinata di oggi, la polizia ha sparato gas lacrimogeni. Nelle scorse ore, diversi scontri si sono verificati anche nelle vie laterali.

    Nella notte, alcuni uffici dei Fratelli musulmani sono stati assaltati e dati alle fiamme in varie città dell’Egitto. Incendiata la sede del partito Libertà e Giustizia a Mansoura, devastata quella di Alessandria.

    Ieri, una persona è morta a piazza Tahrir in conseguenza di un attacco cardiaco. Centinaia i feriti. “Il popolo vuole che il regime crolli”, recitavano i cori in piazza – dove erano presenti 200 mila persone. Una grande manifestazione di protesta è in programma per venerdì prossimo. La Fratellanza ha posticipato la propria manifestazione d’appoggio a Morsi per “evitare nuove e ulteriori tensioni”, ma ha aggiunto che “è in grado di portare in piazza milioni di persone a sostegno del presidente”.

    Interpellato dalla Bbc, Saad Emara – membro dei Fratelli musulmani – ha detto che “le forze civili stanno giocando con il fuoco. E’ una scena pericolosa”.