L'Italia dice sì alla Palestina nell'Onu

L’Italia voterà a favore dell’ammissione della Palestina alle Nazioni Unite con lo status di Stato non membro osservatore permanente all’Assemblea generale. Lo ha confermato il premier Mario Monti. “Tale decisione – si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi – è parte integrante dell'impegno del governo  italiano volto a rilanciare il processo di pace con l’obiettivo di due Stati, quello israeliano e quello palestinese, che possano vivere fianco a fianco, in pace, sicurezza e mutuo riconoscimento”.

Il governo italiano ha sciolto la riserva a poche ore dall’apertura all’Onu della discussione che si concluderà con il voto (che nelle previsioni sarà favorevole alla causa palestinese). Nella tarda mattinata, il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, aveva rinviato ogni comunicazione sulla posizione di Roma al momento del voto. Palazzo Chigi, che avrebbe preferito una posizione comune dell’Unione europea, si è allineata a quanto dichiarato da Parigi e Madrid già qualche giorno fa. La Gran Bretagna si asterrà, così come la Germania. No degli Stati Uniti.

Monti, in una telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha chiarito che la decisione italiana “non implica nessun allontanamento dalla forte e tradizionale amicizia nei confronti di Israele”, garantendo il “fermo impegno” di Roma a “evitare qualsiasi strumentalizzazione che possa portare indebitamente Israele di fronte alla Corte Penale Internazionale”.

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