Bad sex award
"Il mio sesso nuotava nella gioia come un pesce nell’acqua”, ha scritto l’autrice canadese Nancy Huston nel suo ultimo romanzo “Infrared”, ed è stato più che sufficiente a farle vincere il Bad Sex Award. Il riconoscimento per il peggiore sesso scritto dell’anno, che la Literary Review assegna da vent’anni, era assurto alla massima visibilità nel 2010, quando si sospettava potesse vincerlo Tony Blair, grazie ai vividi amplessi con Cherie descritti nell’autobiografia “Un viaggio”; ma a sorpresa l’ex premier era stato scalzato dal suo ex spin doctor Alastair Campbell, finalista col romanzo “Maya” e battuto in extremis dall’outsider Rowan Somerville.
"Il mio sesso nuotava nella gioia come un pesce nell’acqua”, ha scritto l’autrice canadese Nancy Huston nel suo ultimo romanzo “Infrared”, ed è stato più che sufficiente a farle vincere il Bad Sex Award. Il riconoscimento per il peggiore sesso scritto dell’anno, che la Literary Review assegna da vent’anni, era assurto alla massima visibilità nel 2010, quando si sospettava potesse vincerlo Tony Blair, grazie ai vividi amplessi con Cherie descritti nell’autobiografia “Un viaggio”; ma a sorpresa l’ex premier era stato scalzato dal suo ex spin doctor Alastair Campbell, finalista col romanzo “Maya” e battuto in extremis dall’outsider Rowan Somerville. In precedenza, il Bad Sex Award aveva baciato firme insospettabili quali Jonathan Littell, Norman Mailer, il Tom Wolfe di “Io sono Charlotte Simmons” e Sebastian Faulks.
Nancy Huston ha vinto con pieno merito, descrivendo “la sensazione tremolante, la rosa palpitazione carnale che ti distacca da ogni colore e ogni carne facendoti vedere solo stelle, costellazioni, vie lattee, lasciandoti senza corpo e senza anima nello spazio serpeggiante dove cieli serpeggianti fanno serpeggiare il tuo non-corpo”. Eppure, con un sondaggio strombazzato sui social network, i lettori del Guardian hanno sancito che il premio l’avrebbe meritato “Back to Blood” di Tom Wolfe, con i suoi verbi ripetuti tre volte di fila e le sue “inondazioni lombari che lavano via morale, disperazione e ogni giudizio astratto”. Non sembra peggio delle perifrasi astronomico-heideggeriane della Huston, pertanto è plausibile che i lettori progressisti abbiano voluto punire in Wolfe non tanto la pagina lasciva quanto la hybris di avere scritto un romanzo molto, molto critico nei confronti dell’immigrazione.
D’altronde, pure i lettori, anzi le lettrici, del Guardian avrebbero meritato quest’anno una menzione d’onore. In novembre, il quotidiano molto progressista aveva dedicato un imbarazzante speciale ai loro consigli su come mantenere viva la fiamma coniugale quando si è in là con gli anni. Poiché il premio non è arrivato, rimediamo qui. Premio Imu: “Tentare di fare l’amore mentre i bimbi stanno giocando alla PlayStation era una doccia fredda sulle nostre libido. Ora abbiamo una graziosa roulotte in giardino con una stufa dentro e un catenaccio alla porta”. Premio On the road: “Metti la mano lì, mi ha detto sulla A43 mentre andavamo a 100 all’ora. Molto birichino”. Premio Eros e Thanatos: “Pianificate il sesso. Ogni occasione perduta è un chiodo sulla bara della castità forzata”.
Premio Non di solo pane: “Sono sposata con un prete (anglicano) da undici anni. Un giorno, dopo la messa, gli ho allestito uno spogliarello con Michael Bublé in sottofondo. Gli piace il fatto che in pubblico io sia la moglie del parroco ma a letto una signora della notte”. Premio Articolo 18: “Abbiamo scoperto che la cassa integrazione è una delizia: mentre i bambini sono a scuola possiamo finalmente stare soli in casa”. Premio Hitchcock: “La paura dell’ombra di qualcun altro e il desiderio che cresce dalla privazione significano che quando starete insieme il sesso sarà più bollente che mai”. Premio Global warming: “Sono le occasioni inattese che fracassano il termostato e fanno sciogliere i muri”. Premio Suocera assassina: “Mia madre mi ha consigliato di non respingere mai mio marito quando voleva fare l’amore, e così siamo stati felicemente sposati per cinquantacinque anni, fino a che non è morto in seguito a un attacco di cuore”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano