Assalto al Consolato di Bengasi, troppe falle al dipartimento di stato

La responsabilità per quanto accaduto lo scorso 11 settembre a Bengasi è del dipartimento di stato americano. Il film su Maometto non c’entra nulla. A dirlo è il rapporto (qui il testo) della commissione d’inchiesta indipendente – l’Accountability Review Board – che ha ricostruito quanto avvenne nella seconda città libica durante l’assalto al consolato degli Stati Uniti in cui morirono quattro cittadini americani, tra cui l’ambasciatore Chris Stevens. La sicurezza nell’edificio era “inadeguata” a causa di mancanza di leadership e di problemi sistemici interni al dipartimento di stato. Il capo della diplomazia di Washington, Hillary Clinton, in una lettera al Congresso raccomanda che ogni disposizione e raccomandazione contenuta nel rapporto sia attuata “rapidamente e interamente”, confermando l’intenzione di rafforzare la sicurezza del personale diplomatico americano oltreoceano usando anche i 533 milioni chiesti al Congresso.

In particolare, l’Accountability Review Board accusa l’Ufficio della sicurezza diplomatica e l’Ufficio degli affari del vicino oriente per “mancanza di coordinamento”. La commissione, tuttavia, non ha individuato nessun singolo colpevole che sia venuto meno ai suoi doveri, non raccomandando conseguentemente azioni disciplinari.