Noi della Dc ala dura facciamo campagna elettorale per Monti fisso

Maurizio Milani

Come esponente di Gladio mi dispiace che l’Italia vada in mano alla sinistra. Questa bellissima organizzazione (Gladio) mi ha fatto nel 1995 capo centro per la Lombardia. Da oggi intervengo perché il governo italiano sia guidato da Mario Monti e Gabriele Albertini. Cosa faccio? Semplice, ho allertato tutti i più potenti comici mondiali che intervenendo nella campagna elettorale italiana sbatteranno per terra la sinistra e i suoi comici.

    “Udc, Udc sei tu / il partito più bello. / Udc, Udc / noi maggioranza silenziosa degli italiani / vogliamo che governi tu. / Udc, Udc l’ideale sarebbe / Monti presidente regione Lombardia / Albertini a Palazzo Chigi / Al Quirinale confermare Napolitano. / Udc, Udc / tutti vogliono votare Udc / Quindi parliamoci chiaro / non possiamo fare 100 per cento alle elezioni per l’Udc. / Dispiace dirlo / ma qualcuno voti qualcun altro / anche se nel suo cuore c’è l’Udc”.
        (da “Udc fisso”, autore anonimo)

    Come esponente di Gladio mi dispiace che l’Italia vada in mano alla sinistra. Questa bellissima organizzazione (Gladio) mi ha fatto nel 1995 capo centro per la Lombardia. Da oggi intervengo perché il governo italiano sia guidato da Mario Monti e Gabriele Albertini. Cosa faccio? Semplice, ho allertato tutti i più potenti comici mondiali che intervenendo nella campagna elettorale italiana sbatteranno per terra la sinistra e i suoi comici. Altro che Littizzetto, Crozza e Benigni. In settimana arriva giù un comico indonesiano dei nostri: filo Monti, filo Partito popolare europeo, filo Bce. Come fa a far ridere? Semplice: si butta nel depuratore di Milano e lo rompe. In più si vanta in tv di averlo rotto dicendo: “Non ho hobby, piuttosto che andare a rubare ho il vizio di buttarmi nel depuratore delle città sopra il milione di abitanti. Poi arriva un altro mio amico collega americano, filo Federal Reserve, e si sbatte dentro il depuratore di Venezia. Così ogni giorno, un comico potentissimo filo Monti arriva e fa un danno.

    Esempio: “Scusi Gabanelli, non può andare a rompere le balle in Cina? Oppure: scusi Corrado Augias, ma la Rai è sua?”. Altre domande che i comici potentissimi (miei amici) venuti dall’estero faranno: “Scusi Bianca Berlinguer, perché lei che dovrebbe essere l’arbitro dà sempre il rigore a favore del Pd?”. Chiuderò la campagna elettorale di Monti insieme ad altre star mondiali. Farò questo bellissimo intervento: “Amici italiani, voto Monti fisso, nel mondo del cabaret italiano sono conosciuto come quello che ha fatto più serate in nero: 300 all’anno a 1.000 euro l’una per venticinque anni, fate un po’ voi i conti. Ogni iniziativa per me è buona, dalla difesa dei diritti dell’uomo alla legalità, alla difesa della pecora Dolly. Così non si può più andare avanti. Da oggi su 100 serate che faccio, 80 le faccio in nero e 20 le fatturo (evado solo l’Iva). Anch’io come cittadino ho senso civico. W Monti, W le Acli (Olivero), W Montezemolo, W Lamborghini (Murcielago). E questo non è conflitto d’interesse: anche Aldo, Giovanni e Giacomo fanno pubblicità alla Wind ma Aldo ha un numero Tim (vedi numero sul sito del Foglio). Per il resto andiamo avanti così: Berlusconi al Quirinale? Sì! Va benissimo!”.
    Poi, parliamoci chiaro: se vinceva Renzi votavo Pd. Così no! Voto come sempre Udc. Come me al bar siamo in 500 su 570 clienti. Tutti ragionano così. Forse è meglio. Infatti con i nostri voti l’Udc passa dal 6,5 per cento al 27 per cento. Il Pd con noi era al 43 per cento, senza perde.

    Presidente Monti, perché non nazionalizza le ditte che producono bombolette di vernice spray? A Milano in una notte vengono spesi 26 milioni di euro dai writer. I treni così decorati sono bellissimi, anche i muri dei pisciatoi. Non c’è dubbio, è arte. Perché lasciare questo guadagno ai negozianti di vernice? Anche perché il danno viene fatto ai treni dello stato. Ben diverso è se il writer usa lo spray per decorare (di notte) l’auto del negoziante che gli ha venduto la bomboletta. Qui costi e benefici si annullano. Ma, ripeto, perché lasciare il guadagno al privato e il danno allo stato? Firmato: DC ALA DURA (scritto in grosso con vernice e pennello tipo strade del Giro d’Italia).