Françafrique dove?
Scottato dal disastro di Bengasi in Libia, il dipartimento di stato ha ordinato ieri l’evacuazione dell’ambasciatore americano e di 40 persone dello staff da Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, con un volo per il Kenya (le forze speciali del comando Africom sono invece rimaste sul posto). Colonne di ribelli arrivano da nord, dopo avere rotto una tregua e conquistato senza difficoltà dieci città minori, e marciano verso la capitale.
Scottato dal disastro di Bengasi in Libia, il dipartimento di stato ha ordinato ieri l’evacuazione dell’ambasciatore americano e di 40 persone dello staff da Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, con un volo per il Kenya (le forze speciali del comando Africom sono invece rimaste sul posto). Colonne di ribelli arrivano da nord, dopo avere rotto una tregua e conquistato senza difficoltà dieci città minori, e marciano verso la capitale. Il presidente generale (e golpista nel 2003) François Bozizé chiede l’intervento degli amici francesi e parlando davanti a una folla ha detto: “Loro hanno i mezzi per fermare i ribelli, ma purtroppo per ora non hanno fatto nulla”. Il presidente francese, François Hollande, risponde: “Senza un mandato non agiremo, le nostre truppe sono presenti per proteggere i residenti francesi, non il presidente Bozizé”. Non è chiaro a quale mandato si riferisca.
Nei giorni scorsi una folla ha attaccato l’ambasciata di Francia a Bangui con pietre e bastoni per protestare contro la posizione neutrale di Parigi e ha strappato il tricolore. All’aeroporto della capitale ci sono circa 200 soldati francesi e altri 400 dell’Unione europea, ma non hanno ricevuto ordini. Nel 2006, davanti a un’avanzata identica verso la capitale, gli elicotteri da guerra e le truppe speciali francesi erano intervenute ricacciando i ribelli verso nord. Era un resto attivo di Françafrique, la dottrina di cooperazione militare e di ingerenza negli affari delle ex colonie che tra il 1962 e il 1995 giustificò 19 interventi militari di Parigi. Sembrano tempi lontani: ora Bozizé e i suoi sono spiazzati, la Francia invoca un mandato non meglio specificato, non esercita più il rapporto di potestà politica, segue la linea del minor impegno possibile (la protezione fisica dei cittadini francesi sul posto).
Hollande pensa già al possibile intervento di eserciti africani nel nord del Mali contro le milizie islamiste, che potrebbe vedere la Francia partecipare con un impegno ridotto di forze speciali e addestratori, ma sembra tutto ancora lontano nel tempo. Bozizé dovrà bussare altrove.
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