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Niente baratro fiscale. Anche la Camera dice sì
Dopo il Senato, anche la Camera dei rappresentanti ha dato il via libera al pacchetto di misure in grado di evitare il fiscal cliff, il baratro fiscale che avrebbe comportato un aumento delle tasse il 98 per cento dei cittadini americani e nuovi tagli alla spesa. L’approvazione del provvedimento è stata in dubbio fino alla fine, con molti membri del Gop che si dicevano pronti a emendare il testo approvato dal Senato a Capodanno.
Leggi Schivato all’ultimo il fiscal cliff, ma la partita vera si gioca fra due mesi di Mattia Ferraresi
Dopo il Senato, anche la Camera dei rappresentanti ha dato il via libera al pacchetto di misure in grado di evitare il fiscal cliff, il baratro fiscale che avrebbe comportato un aumento delle tasse il 98 per cento dei cittadini americani e nuovi tagli alla spesa. L’approvazione del provvedimento è stata in dubbio fino alla fine, con molti membri del Gop che si dicevano pronti a emendare il testo approvato dal Senato a Capodanno. Il Partito repubblicano si è comunque spaccato: 85 favorevoli, 151 contrari. Il voto finale ha visto prevalere i sì, 257 a 167. Diventa legge l’aumento delle imposte per i redditi superiori ai 400 mila dollari. L’intesa è comunque provvisoria e parziale, non toccando i tagli alla spesa pubblica. Se ne riparlerà tra due mesi, quando si dovrà discutere anche l’innalzamento del tetto del debito.
“Avevo promesso di alzare le tasse ai più ricchi e di salvaguardare la classe media”, ha detto Barack Obama poco dopo il via libera del Congresso. “Ringrazio il vicepresidente Joe Biden. Questo è un passo importante, ma la lotta al deficit di bilancio continua”, ha aggiunto Obama, spiegando che “serve ora un’intesa più ampia per rilanciare l’economia”.
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