Islamisti occupano una base Bp in Algeria. "Abbiamo quarantuno ostaggi"

Un gruppo islamista riconducibile a Mokhtar Belmokhtar (nella foto), scissionista di al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) ha occupato nella prima mattinata di oggi la base petrolifera della British Petroleum ad Amenas, nell’Algeria orientale, a circa cento chilometri dal confine libico. Il ministero degli Esteri algerino ha parlato di un attacco condotto da “un gruppo di terroristi pesantemente armati, giunti sul posto a bordo di tre veicoli”, anche se fonti locali sostengono che erano almeno 50 i pick-up che hanno circondato la base prima di farvi irruzione.

Secondo un comunicato diffuso dal gruppo, gli ostaggi presi sarebbero quarantuno, inclusi americani (forse sette), inglesi, giapponesi e francesi. Il ministero degli Esteri francese non ha al momento confermato la presenza di propri connazionali tra gli ostaggi, mentre l’ambasciatore britannico in Algeria, Martyn Roper, ha chiarito che gli inglesi in mano a Belmokhtar sono tre. Durante l’irruzione nella base, si sarebbe verificata una violenta sparatoria: per il ministero degli Esteri algerino i feriti sono sei (tra cui due stranieri e due guardie di sicurezza) e una persona sarebbe stata uccisa (due secondo l’agenzia di stampa ufficiale Afp).  Il quotidiano locale El Watan scrive che da ore è in corso un’operazione delle forze di sicurezza algerine per entrare nella base, chiarendo che i terroristi sono ancora all’interno del sito.

Il portavoce di Belmokhtar ha definito l’attacco una “rappresaglia contro l’Algeria che ha concesso spazio aereo agli aerei francesi per l’operazione militare in Mali” iniziata venerdì.

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• Matteo Matzuzzi

• Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.