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Mali, continuano i bombardamenti francesi nel nord
Continuano i bombardamenti francesi nel Mali del nord: aerei da guerra di Parigi hanno colpito centri di formazione e di comunicazione usati dagli islamisti in una zona montuosa al confine con l’Algeria. Il timore, spiegano dallo Stato maggiore francese, è che i gruppi integralisti in fuga si riorganizzino a nord, presso la città di Kidal, zona impervia e difficile da raggiungere.
Continuano i bombardamenti francesi nel Mali del nord: aerei da guerra di Parigi hanno colpito centri di formazione e di comunicazione usati dagli islamisti in una zona montuosa al confine con l’Algeria. Il timore, spiegano dallo Stato maggiore francese, è che i gruppi integralisti in fuga si riorganizzino a nord, presso la città di Kidal, zona impervia e difficile da raggiungere. La seconda fase dell’operazione militare interesserà il massiccio dell’Adrar des Ifoghas e la città di Tessalit, 200 chilometri a nord di Kidal e considerata il rifugio ideale per i movimenti filoqaidisti che hanno abbandonato Gao, Timbuctù e Kidal.
A quanto apprende la Bbc, tuttavia, non tutta Kidal sarebbe sotto il controllo delle truppe franco-maliane, e il presidente ad interim del Mali, Dioncounda Traoré avrebbe offerto colloqui con i militanti del Mnla, i tuareg che reclamano la liberazione dell’Azawad, per riconsegnare la città al governo legittimo di Bamako.
Sabato scorso, nel suo viaggio in Mali a Bamako e Timbuctù, il presidente François Hollande aveva avvertito che l’operazione non può dirsi conclusa e che la parte più delicata inizierà ora, con il rischio alto di rappresaglie da parte dell’etnia nera nei confronti degli arabi del nord.
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