Scienziato fisso in parco interactive
Sono stato ricercatore nel centro della Città della Scienza dal gennaio 2005 al febbraio 2005. Un mese esatto: il direttore mi ha mandato via subito, vedendo che ero uno scemo. Mi hanno venduto al Cern di Ginevra. Anche qui mi hanno sbattuto fuori subito. Motivo? Facevo il cretino con le impiegate. A Napoli avevo avviato un progetto con non poche perplessità dei colleghi: convertire i sommergibili nucleari della Nato e farli andare a olio di colza. Si trattava di venire incontro alle esigenze dell’opinione pubblica mondiale. Il protocollo di Durango 2005 insieme con quello di Kyoto invitava a limitare le emissioni di CO2.
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Sono stato ricercatore nel centro della Città della Scienza dal gennaio 2005 al febbraio 2005. Un mese esatto: il direttore mi ha mandato via subito, vedendo che ero uno scemo. Mi hanno venduto al Cern di Ginevra. Anche qui mi hanno sbattuto fuori subito. Motivo? Facevo il cretino con le impiegate. A Napoli avevo avviato un progetto con non poche perplessità dei colleghi: convertire i sommergibili nucleari della Nato e farli andare a olio di colza. Si trattava di venire incontro alle esigenze dell’opinione pubblica mondiale. Il protocollo di Durango 2005 insieme con quello di Kyoto invitava a limitare le emissioni di CO2. La marina degli Stati Uniti mi aveva messo a disposizione due sommergibili a propulsione nucleare. Ho iniziato a smontarli la mattina, verso le 5 del pomeriggio ho chiamato l’ammiraglio degli Usa per il sud Europa e gli dico: “Comandante, non me la sento più di seguire questo progetto, voglio cambiare settore, aprire un progetto di ricerca per debellare il moscerino killer del mais”. Ammiraglio: “E’ un progetto molto nobile, ma adesso finisci di smontarmi i sottomarini!”. Io ho piantato lì tutto e sono venuto a casa. Come danno diciamo ho fatto un 700 milioni di dollari. Ho dovuto abbandonare il progetto “Sommergibile a propulsione di olio di colza” in quanto mi sono accorto che con un pieno di olio di colza il sommergibile faceva 200 metri, mentre con il plutonio ha un’autonomia di 15 anni. In pratica può girare senza fare scalo per tutto quel tempo. Chiaramente ogni tre mesi bisogna calare un barbiere da un elicottero che va nel sommergibile a tosare i marinai.
Essendo raccomandato dal vescovo della Silicon Valley (che è mio zio) il Cern mi ha dato in prestito a un centro di ricerca a Malmö (Svezia). Loro hanno venduto il mio cartellino alla Città della Scienza di Napoli. Sono tornato volentieri. A Napoli ho iniziato un nuovo progetto: spostare il meridiano di Greenwich di 500 metri da dove è adesso. In pratica non cambia niente. L’unica differenza è che avrei sincronizzato l’ora esatta con tutti i passaggi a livello del mondo, per tirar giù le stanghe nel modo più preciso possibile. Infatti una cosa che mi dà fastidio è che quando passo sulla strada per Pavia il passaggio a livello viene giù un’ora prima del passaggio del treno. Passa il treno Cremona-Pavia. Non c’è su nessuno. Dopo un’ora si alzano le stanghe. Mi hanno detto che sulla tratta Calcutta-Madras è ancora peggio, le sbarre del passaggio a livello stanno giù fisse, per cui alcuni gruppi di volontari si organizzano e le piegano a forza. Giustamente il giorno dopo vengono cambiate. Ecco, il mio progetto è questo: sincronizzare tutti i passaggi a livello del mondo. Le ferrovie della Sierra Leone hanno già detto che non ci stanno, per cui il mio progetto è già fallito in partenza. Intanto ho fatto spendere all’Ue 26 milioni di euro. Oggi sono già pronto per un’altra ricerca molto potente e completa: la baleniera a pannelli solari che alla sera si ferma (tranne in Norvegia dove non cala mai il sole). Per inaugurare la prima imbarcazione così bella ho già invitato il sindaco di Kyoto, Banana Yoshimoto e Marina Abramovic (speriamo non faccia la cretina come al solito a mettersi seduta fissa in mezzo alla stanza a non far niente). Viaggio inaugurale con cattura regolamentata di otto balenotteri e pranzo a bordo. Un altro studio che ho fatto come ricercatore alla Città della Scienza è stato provare che la sindrome di Stendhal non esiste. Il fatto che una ragazza sia stata male davanti a una statua del Canova non vuol dire niente. Infatti è tutto da dimostrare che la bellezza dell’opera d’arte sia causa del malessere della donna. Ogni giorno c’è gente che ha dei malori al supermercato, al parcheggio, all’ippodromo eccetera. Se uno sta male vicino a un pennarello Stabilo-Boss vuol dire che la causa è il pennarello? Alla fine l’unica certezza che ho come ricercatore è questa: l’unica popolazione al mondo che riesce a puntare una pertica sul fondo del lago Tanganica e ribaltare una piroga sono i pigmei.
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