“Grasso Koalition”

Claudio Cerasa

Il nuovo vaffa urlato da Grillo a Bersani e la disponibilità offerta da Pdl e Lega di appoggiare un governo di grande coalizione che – come chiede Napolitano – non abbia pregiudiziali sul centrodestra ha trasformato le consultazioni di Bersani in un referendum interno al Pd su un tema particolare: si può escludere di costruire una proposta finalizzata a raccogliere i voti dell’unica coalizione con cui si potrebbe costruire una maggioranza? In altre parole, aprire al Pdl è un tabù o i novanta minuti da Bersani al Quirinale hanno fatto cambiare qualcosa? Fino a qualche ora fa la linea del centrosinistra era quella uscita dalla direzione: andare alle Camere con una proposta “rivolta a tutto il Parlamento” per stanare i grillini a Palazzo Madama.

Merlo Napolitano ascolta tutti ma al testardo Bersani chiede numeri sufficienti

    Il nuovo vaffa urlato da Grillo a Bersani e la disponibilità offerta da Pdl e Lega di appoggiare un governo di grande coalizione che – come chiede Napolitano – non abbia pregiudiziali sul centrodestra ha trasformato le consultazioni di Bersani in un referendum interno al Pd su un tema particolare: si può escludere di costruire una proposta finalizzata a raccogliere i voti dell’unica coalizione con cui si potrebbe costruire una maggioranza? In altre parole, aprire al Pdl è un tabù o i novanta minuti da Bersani al Quirinale hanno fatto cambiare qualcosa? Fino a qualche ora fa la linea del centrosinistra era quella uscita dalla direzione: andare alle Camere con una proposta “rivolta a tutto il Parlamento” per stanare i grillini a Palazzo Madama.

    Ricevuto l’ennesimo “no” dal M5s e registrata la volontà del centrodestra di appoggiare un esecutivo guidato da Grasso (che non dispiace né al Cav. né a Maroni), Bersani ha capito che per far nascere un esecutivo non ci sono molte strade: o si affida a Grasso l’incarico o Bersani cambia linea. E ieri, almeno così sembra, dal leader del centrosinistra è arrivato un messaggio chiaro. “Napolitano – conferma al Foglio un esponente vicino al segretario – darà l’incarico a Bersani solo se capirà che Pier Luigi ha intenzione di aprire al centrodestra. E al di là dei tatticismi, bisogna dire che è stata offerta un’oggettiva anche se piccola nuova apertura dal Pd”. Lo scenario di una “Grasso Koalition” allargata al Pdl ha allarmato la gauche del centrosinistra e nel Pd sono molti i democratici convinti che sia una pazzia riproporre una maggioranza simile a quella che ha sostenuto Monti. “Per quanto mi riguarda – dice al Foglio Matteo Orfini, dei giovani turchi, 66 parlamentari tra Camera e Senato – io, anche se poi mi atterrei alle decisioni del gruppo, non voterei a favore di un governo non sostenuto anche dal 5 stelle”. La sinistra la pensa così ma dopo “la cauta apertura” la verità è che da ieri nel Pd è cambiata l’atmosfera, perché in fondo – dice un bersaniano – “se il Pdl dovesse sostenere un nostro governo, anche se a malincuore, non potremmo fare che una cosa: accettare, come ci chiede Napolitano”.

    Merlo Napolitano ascolta tutti ma al testardo Bersani chiede numeri sufficienti

    • Claudio Cerasa Direttore
    • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.