I numeri del dott. Gribbels
Dopo giorni di “non so” e “alla gente non interessa”, finalmente ieri Beppe Grillo ha reso noti i voti delle Quirinarie che hanno portato Stefano Rodotà a essere il candidato per il Colle votato dal M5s. Il leader è nudo. I numeri dei risultati sono impietosi e imbarazzanti: 28.518 votanti su 48.292 aventi diritto, Rodotà scelto da 4.677 persone, meno del tetto massimo di amici che si possono avere su Facebook, Gabanelli prima classificata con 5.796 preferenze. I numeri svelano però anche la bravura di Grillo e dei suoi nel promuovere il grande equivoco di questi giorni, quel se-lo-chiede-la-rete-è-il-popolo-che-lo-vuole che ha mandato nel panico i politici piddini.
Dopo giorni di “non so” e “alla gente non interessa”, finalmente ieri Beppe Grillo ha reso noti i voti delle Quirinarie che hanno portato Stefano Rodotà a essere il candidato per il Colle votato dal M5s. Il leader è nudo. I numeri dei risultati sono impietosi e imbarazzanti: 28.518 votanti su 48.292 aventi diritto, Rodotà scelto da 4.677 persone, meno del tetto massimo di amici che si possono avere su Facebook, Gabanelli prima classificata con 5.796 preferenze. I numeri svelano però anche la bravura di Grillo e dei suoi nel promuovere il grande equivoco di questi giorni, quel se-lo-chiede-la-rete-è-il-popolo-che-lo-vuole che ha mandato nel panico i politici piddini. Per giorni in tanti hanno seriamente creduto che la candidatura di Rodotà arrivasse dalla “base”, che l’opinione pubblica chiedesse il giurista al Quirinale. La cosa ha funzionato. Fino a ieri mattina.
La democrazia non è un “mi piace” sul Web. E se anche lo fosse, non con questi numeri. Grillo ha bluffato fino a quando gli è servito. A giochi fatti si è ricordato del vitello d’oro della trasparenza e ha pubblicato uno scarno post di riepilogo. I miseri risultati ufficiali resi noti ieri, quando ormai l’attenzione della gente si è spostata su Napolitano, saranno notati da pochi addetti ai lavori e presto dimenticati. Resta il fatto, pure un po’ umiliante per i candidati online (Dario Fo, che con Grillo e Casaleggio ha scritto un libro, non è arrivato a 1.000 voti), che è stato fatto passare come esempio di democrazia diretta e volontà del popolo un voto che per partecipazione era più simile all’elezione del capo sezione in un circolo di partito. Una volta entrati nel Palazzo si impara in fretta a fare i politici.
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