Il Papa si scaglia contro "l'ideologia mercatista"

Matteo Matzuzzi

"La maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo continuano a vivere in una precarietà quotidiana con conseguenze funeste", ha detto stamattina Papa Francesco rivolgendosi ad alcuni ambasciatori che gli presentavano le lettere credenziali. I mali di oggi, ha continuato Bergoglio, sono "una corruzione tentacolare e un'evasione fiscale egoista" che "hanno assunto dimensioni mondiali". Ecco perché è necessario "un coraggioso cambiamento di atteggiamento dei dirigenti politici". Ciò che serve, ha detto ancora il Pontefice, "è una riforma finanziaria etica che produca una riforma economica salutare per tutti".

    "La maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo continuano a vivere in una precarietà quotidiana con conseguenze funeste", ha detto stamattina Papa Francesco rivolgendosi ad alcuni ambasciatori che gli presentavano le lettere credenziali. I mali di oggi, ha continuato Bergoglio, sono "una corruzione tentacolare e un'evasione fiscale egoista" che "hanno assunto dimensioni mondiali". Ecco perché è necessario "un coraggioso cambiamento di atteggiamento dei dirigenti politici". Ciò che serve, ha detto ancora il Pontefice, "è una riforma finanziaria etica che produca una riforma economica salutare per tutti".

    La crisi, per Francesco, è "favorita dalle ideologie che promuovono il mercato autonomo" e che riducono "l'uomo a una sola delle sue esigenze: il consumo".
    Un discorso "molto suo , che esprime una forte attenzione ai poveri e alla dignità della persona umana", ha chiarito poco dopo il portavoce della sala stampa vaticana, padre Lombardi. Parole che si inseriscono "in continuità con il suo ministero da arcivescovo di Buenos Aires".

    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.