La colpa della crisi è di Stella e Rizzo, Lerner si occupi di Nba
Dispiace dirlo, ma nemmeno tanto: la colpa della crisi italiana è al 50 per cento della congiuntura economica internazionale sfavorevole, e al 50 per cento di Stella e Rizzo. Infatti nel 2007 la crisi non c’era, nemmeno in America. La crisi dei mutui subprime è iniziata appena dopo l’uscita del libro “La casta”. Non vorrei dare troppa importanza a Stella e Rizzo ma la crisi del sistema occidentale è anche colpa loro (anzi, quasi solo loro). A questo punto cosa facciamo? D’accordo con l’Unione europea, una bella moratoria. Vengono sospesi i programmi televisivi che fanno diventare milionari i conduttori ma creano allarme sociale. In Italia la lista degli epurati è presto fatta: Gabanelli, Santoro, Travaglio, Gruber, Lerner.
Dispiace dirlo, ma nemmeno tanto: la colpa della crisi italiana è al 50 per cento della congiuntura economica internazionale sfavorevole, e al 50 per cento di Stella e Rizzo. Infatti nel 2007 la crisi non c’era, nemmeno in America. La crisi dei mutui subprime è iniziata appena dopo l’uscita del libro “La casta”. Non vorrei dare troppa importanza a Stella e Rizzo ma la crisi del sistema occidentale è anche colpa loro (anzi, quasi solo loro). A questo punto cosa facciamo? D’accordo con l’Unione europea, una bella moratoria. Vengono sospesi i programmi televisivi che fanno diventare milionari i conduttori ma creano allarme sociale. In Italia la lista degli epurati è presto fatta: Gabanelli, Santoro, Travaglio, Gruber, Lerner. Dispiace dirlo, ma anche il bravo Paragone. Tali conduttori vengono destinati a seguire, nell’ordine: la Gabanelli il Tour de France; Santoro il mondiale Nascar di automobilismo americano; Travaglio fisso a Maranello a seguire formazioni e indiscrezioni sulla squadra milanista (nel caso si sentisse in conflitto d’interessi, Travaglio verrebbe spostato ad Appiano Gentile: tutto uguale, segue l’Inter); la Gruber fa ancora “Otto e mezzo” ma l’argomento è il campionato di rugby in Gran Bretagna, quindi Scozai, Inghilterra e Galles. Se si lamenta che è un ruolo riduttivo, ha ragione: delega per seguire anche il campionato francese e irlandese. Veniamo a Lerner: deve occuparsi della Nba americana (percentuali di tiri da 3, rimbazi, palle recuperate, eccetera). Paragone può ancora parlare di economia e politica, ma solo in termini belli. Nel caso in cui qualche suo ospite in trasmissione parla male del sistema Italia, dispiace dirlo, ma anche Paragone dalla settimana dopo dovrà occuparsi di golf e calcio a cinque. Per adesso il divieto di talk-show politici dura cinque anni, prorogabili dal governo per altri dieci. Nessuno impedisce a questi paladini della libertà di far nascere emittenti televisive clandestine, ma è chiaro che se io come governo ti prendo a fare ancora il giornalismo d’assalto ti pignoro tutti i beni provenienti da tale attività illecita. A questo punto il provvedimento per essere completo deve essere così: viene fatto divieto nei bar, nelle piazze, nei mercati, eccetera, di sparlare del governo e delle istituzioni in generale. L’alternativa a questi bellissimi provvedimenti c’è: quelli sopra vengono aboliti e mettiamo al governo Stella, Rizzo, Gabanelli, Lerner, Santoro, Travaglio, Gruber. Poi vediamo se aumenta l’occupazione e la sanità e la scuola migliorano. Però proviamo? Con Di Pietro siamo già a posto. Voto: sufficiente, ma un po’ carente in tutto.
Il Foglio sportivo - in corpore sano