La sfida argentina tra calcio e politica a colpi di auditel

Maurizio Stefanini

È vero che è stato il derby in finale di Coppa Italia a far crollare l’affluenza al voto amministrativo di Roma? Probabilmente, non più di tanto: nella capitale c’è un picco, ma l’assenteismo è stato forte in tutta Italia. In Argentina, invece, il responso è stato inequivocabile: la politica ha sconfitto il calcio. Una politica che tecnicamente era informazione, e un calcio che in realtà mascherava la politica. Il grande match c’è stato domenica, alle 21,30 locali. Da una parte Fútbol para Todos: la diretta tv da Rosario di Newell’s – Boca Huniors, partititissima della Primera División argentina. Dall’altra Periodismo para Todos: programma giornalistico di Jorge Lanata in onda su Canal 13, sintesi improbabile tra Report, Ballarò, Striscia la Notizia, Santoro e Vespa.

    È vero che è stato il derby in finale di Coppa Italia a far crollare l’affluenza al voto amministrativo di Roma? Probabilmente, non più di tanto: nella capitale c’è un picco, ma l’assenteismo è stato forte in tutta Italia. In Argentina, invece, il responso è stato inequivocabile: la politica ha sconfitto il calcio. Una politica che tecnicamente era informazione, e un calcio che in realtà mascherava la politica.

    Il grande match c’è stato domenica, alle 21,30 locali. Da una parte Fútbol para Todos: la diretta tv da Rosario di Newell’s – Boca Huniors, partititissima della Primera División argentina. Dall’altra Periodismo para Todos: programma giornalistico di Jorge Lanata in onda su Canal 13, sintesi improbabile tra Report, Ballarò, Striscia la Notizia, Santoro e Vespa. Il contesto è il “decennio K”: il decimo anniversario da quando Néstor Kirchner divenne presidente, per un mandato che fu poi seguito dagli altri due mandati della moglie Cristina. Tra le molte luci e ombre di questo “decennio K” su cui gli argentini dibattono, c’è anche il calcio in tv: sottratto ai privati, e affidato a un programma pubblico che va in chiaro, ma che accanto al pallone sommerge gli spettatori con valanghe di propaganda governativa della più spudorata. E le luci e ombre di questo decennio, secondo lui più ombre che luci, erano anche l’oggetto della puntata del programma di Lanata. Qual è stata allora la trovata del governo? Appunto di imporre a Newell’s e Boca di giocare di notte: malgrado l’inverno australe e il successivo giorno lavorativo rendessero la cosa scomodissima, anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. Le squadre in effetti hanno protestato, i tifosi pure, ma è stato detto loro nero su bianco che chi è proprietario dei diritti tv può imporre gli orari. Anzi, si è saputo che d’ora in poi la partita clou della giornata sarà sempre alle 21:30 della domenica. Come se in Italia si mettesse la partita clou della seria A in diretta tv in chiaro, sempre in contemporanea con la Gabanelli.

    Lanata, però, l’ha presa in tono sportivo, tanto da presentarsi vestito con la tenuta della Nazionale argentina di fronte al suo pubblico. E ha clamorosamente trionfato. La partita è iniziata con un 20,5 di share, ma quando Lanata è apparso sugli schermi durante l’intervallo, è crollata all’11,3, mentre Periodismo para Todos toccava subito il 25. Con la ripresa del secondo tempo il calcio è tornato a risalire, ma non oltrepassando il 17, contro un picco di Lanata del 26,4 attorno alle 23, per  poi superare il 30 dopo le 23,30, a partita conclusa. Il bello è che fin quando c’è stato lo scontro “diretto” Lanata si è limitato a fare un riassunto di tutte le denunce che aveva fatto durante l’anno: solo dopo il fischio finale a Rosario ha iniziato con le denunce nuove sui traffici e riciclaggio di denaro da parte di Lázaro Báez: un influente imprenditore vicino ai Kirchner. Comunque, oltre a Lanata ha vinto il Newall’s:  4-0. Il picco di 17,2 della partita ha corrisposto al momento in cui il Newall’s ha fatto tre goal in quattro minuti. A ogni modo, domenica prossima si replica: Lanata contro Argentinos – River Plate.