Divorzi, poteri e bracci di ferro

Paola Peduzzi

Ancora non si è capito se è stata Wendi a lasciare Rupert o se è stato Rupert a lasciare Wendi, ma sulla fine del matrimonio Murdoch vale il tweet di Robert Peston: “Mi hanno detto che le ragioni del divorzio tra Murdoch e Deng sono ‘jaw-dropping’”, da far cascare la mascella. Peston è il business editor della Bbc ed è amico di Will Lewis, uno dei fedelissimi di Rupert – ha buone fonti, ed è umano abbastanza da condividere la nostra stessa, incontenibile curiosità: “Mi odio per quanto vorrei conoscerle”, le ragioni.

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    Milano. Ancora non si è capito se è stata Wendi a lasciare Rupert o se è stato Rupert a lasciare Wendi, ma sulla fine del matrimonio Murdoch vale il tweet di Robert Peston: “Mi hanno detto che le ragioni del divorzio tra Murdoch e Deng sono ‘jaw-dropping’”, da far cascare la mascella. Peston è il business editor della Bbc ed è amico di Will Lewis, uno dei fedelissimi di Rupert – ha buone fonti, ed è umano abbastanza da condividere la nostra stessa, incontenibile curiosità: “Mi odio per quanto vorrei conoscerle”, le ragioni.

    Di fronte al “jaw-dropping”, tutto è possibile, persino credere al pettegolezzo secondo cui Wendi avrebbe avuto un affaire con Tony Blair, l’ex premier laburista britannico che deve molta della sua fortuna proprio ai buoni auspici di Rupert Murdoch. In realtà la voce circola da tempo, ha contribuito a metterla in giro Michael Wolff, biografo di Murdoch che odia Murdoch, in un articolo sul Guardian dal titolo: “Tony Blair and the Murdochs: a family affair”: Wendi coinvolge Tony su ogni questione. C’è per ora la smentita ufficiale di Blair, per quel che vale, ma nessuno è riuscito a individuare per ora un motivo “jaw-dropping” migliore di questo. Il comunicato d’annuncio del divorzio è molto secco, la relazione s’è spezzata “irrimediabilmente da più di sei mesi”, dice: non ci aspettavamo fronzoli da Murdoch, ma tanta freddezza potrebbe nascondere un’ira senza appello. Alcuni dicono che Wendi trattava male Rupert, giurano di averla sentita rivolgersi al marito con tono sprezzante in più occasioni; altri sostengono che Wendi non può aver fatto nulla, una donna che difende il suo uomo come ha fatto lei, menando le mani in diretta tv contro un burlone armato di torta di schiuma, non sarebbe in grado di fargli del male. Il sito di Bloomberg Businessweek arriva a titolare un articolo: “Murdoch morde la mano che l’ha salvato”, difendendo Wendi, ma va detto che, quanto a salvataggi, Rupert non ha niente da rimproverarsi: prima che il tycoon dei media la facesse diventare la terza signora Murdoch, Wendi era pur sempre poco più di una segretaria.

    Aspettando di sapere – ce lo direte, vero? – quale sia il motivo-da-far-cadere-la-mascella della separazione, non si fa che parlare di soldi. Murdoch e Wendi avevano siglato un patto prematrimoniale nel 1999 e due accordi durante il matrimonio, che presumibilmente conterrà dei limiti su quel che la signora può ottenere in caso di divorzio. Il problema da sempre, per Wendi, è quello delle due figlie, Grace e Chloe (battezzate nel fiume Giordano, padrino tra gli altri Tony Blair, tutti vestiti di bianco: l’ha detto Wendi in un’intervista a Vogue), che hanno partecipazioni nel gruppo News Corp. ma non hanno diritto di voto. Wendi voleva parificare le sue ragazze agli altri eredi, ma c’è stata un’opposizione più che ferma da parte degli altri figli, e soprattutto da parte delle donne di casa – due figlie, due ex mogli e fino a poco fa anche la madre di Rupert, scomparsa di recente.

    Riposizionare il cuore di Murdoch sulle questioni aziendali è difficile: è disposto a sacrificare tutto per News Corp.: due dei suoi figli, Lachlan e James, lo sanno bene. Il 28 giugno prenderà forma definitiva la nuova News Corp., spaccata in due società dopo lo scandalo delle intercettazioni illegali che due anni fa travolse il gruppo nel Regno Unito (pareva la fine di tutto, nulla di apocalittico è accaduto): 21st Century Fox sarà dedicata a tv e intrattenimento; News Corporation invece avrà i giornali e la casa editrice HarperCollins. Nelle ore in cui s’è saputo della fine del matrimonio dei Murdoch, si è dimesso il direttore finanziario di News Corp., David F. DeVoe, uno dei veterani dell’azienda, e per molti questo divorzio è ben più grave di quello con Wendi. Perché lo “split” della compagnia non è senza problemi: la 21st Century Fox ha prospettive di crescita grandiose, News Corporation no. Siccome il cuore di Rupert sta con i giornali, con la carta, il tycoon ha fatto in modo che la seconda azienda partisse senza debito e con una dote di 2,6 miliardi di dollari: per questo gli investitori sono molto nervosi e minacciosi.
    Tre separazioni nel giro di un mese – con Wendi, dentro News Corp. e con DeVoe – potrebbero essere dure persino per Rupert: ma se una lacrima infine scivolerà dagli occhi del delizioso ottantenne, è facile pensare che sarà soltanto per la figlia più debole, News Corporation.

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    • Paola Peduzzi
    • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi