Voilà la tristesse

Paola Peduzzi

E’ accaduto in un attimo, non ce ne siamo accorti, fino a un anno fa sospiravamo invidiosi sulla superiorità dei francesi, con la loro onda socialista rosa confetto capace di stravolgere equilibri e dare forze e idee a un continente piagnucolante, le loro mamme perfette, i figli educati, le scuole in cui gli alunni leggono ad alta voce i voti dei compagni per educarsi alla perfidia e temprarsi all’umiliazione pubblica, la vita stretta, le scarpe basse. Fino a un anno fa invidiavamo tutto, persino la goffaggine di una first lady che s’accappigliava via Twitter con la ex del marito, e oggi tutta quell’euforia ci sembra un’infatuazione passeggera, neghiamo di aver mai voluto essere una parigina.

    E’ accaduto in un attimo, non ce ne siamo accorti, fino a un anno fa sospiravamo invidiosi sulla superiorità dei francesi, con la loro onda socialista rosa confetto capace di stravolgere equilibri e dare forze e idee a un continente piagnucolante, le loro mamme perfette, i figli educati, le scuole in cui gli alunni leggono ad alta voce i voti dei compagni per educarsi alla perfidia e temprarsi all’umiliazione pubblica, la vita stretta, le scarpe basse. Fino a un anno fa invidiavamo tutto, persino la goffaggine di una first lady che s’accappigliava via Twitter con la ex del marito, e oggi tutta quell’euforia ci sembra un’infatuazione passeggera, neghiamo di aver mai voluto essere una parigina – quei mangiatori di rane così sopravvalutati, ben gli sta che la bolla francese gli sia scoppiata in faccia, che si sentano un po’ sfigati da Europa meridionale pure loro.

    I francesi sono diventati tristi, come racconta da un paio di settimane Maureen Dowd, columnist del New York Times che in due articoli nemmeno lunghi ha immortalato per gli anni a venire la “tristesse” di un paese (in trasferta la Dowd è irresistibile, sempre in Francia qualche anno fa intervistò Christine Lagarde, e riportò tre aneddoti che ancora oggi sono i più citati in tutti gli sproloqui sulla direttrice del Fmi). Nei racconti della Dowd c’è il dentista di Christian Lacroix, il dottor Gérard Armandou che fuma nella sua sala d’aspetto circondato da cuscini con dipinti di Picasso e dice che i suoi pazienti sono di per sé pessimisti, ma adesso non riescono a tollerare le tante sfortune, in Francia e nel mondo, “non si può nemmeno più andare in vacanza in Egitto”. C’è Claudia Senik, professoressa della Sorbonne specializzata nello studio della “malaise” francese, la star del momento, perché mette un’aura scientifica alla “disfunzione per la felicità” tipica della nazione, quel malessere che altri chiamano nostalgia, e che per alcuni è un altro tratto di superiorità incompresa, “il popolo francese pensa troppo”, la joie de vivre è roba da superficiali, da americani per dirla tutta. C’è lo storico Christophe Prochasson che al Monde ha spiegato il senso da predestinati che nobilita e affligge la Francia, “un paese in lutto”, che non sa più ascoltare la musica della storia, “l’incapacità di contemplare il domani che canta”.

    Montebourg e i suoi due BlackBerry
    Per rifinire il ritratto definitivo sulla “tristesse” la Dowd è andata a trovare Arnaud Montebourg, il ministro francese che, secondo un sondaggio di Elle, è al primo posto come “love affair perfetto per la vacanza”. Con i suoi due BlackBerry sul tavolo e i divani di pelle nera in ufficio, Montebourg si vende come il “professore dell’ottimismo” francese che ha fallito la corsa presidenziale la prima volta “ma non vuol dire che accadrà anche alla seconda”, un cinquantenne che “con il suo coraggio da matador, l’esatto contrario della mollezza di Hollande, le crociate anticorruzione, e i sospetti sull’economia di mercato è diventato l’idolo di coloro che aspettano un De Gaulle de gauche”. Montebourg è forte e sexy, personaggio rilevantissimo della “tristesse” francese.

    • Paola Peduzzi
    • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi