Il gran rovesciamento

Daniele Raineri

Ieri mattina la polizia egiziana ha arrestato la Guida spirituale dei Fratelli musulmani, Mohamed Badie, in un appartamento di Nasr City, quartiere nella zona nord-est del Cairo. Non era mai successo ai tempi di Hosni Mubarak. Il leader era vicino alla moschea distrutta di Rabaa al Adawiya, dove mercoledì scorso le forze di sicurezza hanno disperso un sit-in della Fratellanza con un’operazione violenta, con l’uso anche di cecchini e bulldozer – in cui è stato ucciso il figlio di Badie, Ammar. Una corte egiziana ha anche annunciato l’incriminazione di Mohamed ElBaradei per “aver tradito la fiducia nazionale”. 

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    Ieri mattina la polizia egiziana ha arrestato la Guida spirituale dei Fratelli musulmani, Mohamed Badie, in un appartamento di Nasr City, quartiere nella zona nord-est del Cairo. Non era mai successo ai tempi di Hosni Mubarak. Il leader era vicino alla moschea distrutta di Rabaa al Adawiya, dove mercoledì scorso le forze di sicurezza hanno disperso un sit-in della Fratellanza con un’operazione violenta, con l’uso anche di cecchini e bulldozer – in cui è stato ucciso il figlio di Badie, Ammar. Una corte egiziana ha anche annunciato l’incriminazione di Mohamed ElBaradei per “aver tradito la fiducia nazionale”.  L’accusa contro il vicepresidente che  dopo la strage di Rabaa al Adawiya si è dimesso e si è trasferito nella sua casa di Vienne è relativamente minore, ma la rapidità con cui è stata annunciata la data del processo suona come una minaccia: non tornare in Egitto. E’ anche circolato il rumor su un tentato suicidio dell’ex presidente Mohamed Morsi, in arresto dal 3 luglio e tenuto in una località segreta. Se morisse in cella, sarebbe un ulteriore motivo di tensione tra il governo dei generali e il gruppo islamista. L’arresto di Badie e la prigionia di Morsi sono motivati dalla volontà di evitare che galvanizzino la resistenza dei Fratelli musulmani nelle strade. 

    Al posto della guida carismatica è stato subito nominato Mohamed Ezzat, “La volpe”, professore alla Facoltà di medicina del Cairo – una nomina che però è stata smentita poco dopo via Twitter dal partito Libertà e Giustizia, paravento politico dei Fratelli musulmani. Ci sono divergenze dentro il movimento? Per ora il gruppo ha rinunciato alle manifestazioni in strada e sta tentando di riorganizzarsi rapidamente in un luogo sicuro, ma gli arresti della polizia hanno colpito duro i vertici. Se l’ex presidente Hosni Mubarak fosse liberato nei prossimi giorni, il rovesciamento delle parti, o meglio il ritorno al vecchio ordine,  sarebbe quasi compiuto.

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    • Daniele Raineri
    • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)