Cav. e cazzoni

Annalena Benini

Bisogna fare attenzione ai propri sogni (e anche ai complessi di inadeguatezza) perché potrebbero rivelare un’appartenenza politica precisa, un’influenza berlusconiana molto potente, in grado di insinuarsi nelle più segrete aspirazioni, nelle inconfessabili richieste che molti uomini (e donne) fanno ai chirurghi, con la speranza che la vita cambierà in meglio e che ci si guarderà allo specchio con un po’ di orgoglio. Secondo l’Independent, sempre più uomini italiani (il venticinque per cento in più ogni anno) chiedono assistenza chirurgica per allungare, allargare, migliorare quel che a loro (forse anche alle fidanzate) deve sembrare intollerabilmente modesto.

    Bisogna fare attenzione ai propri sogni (e anche ai complessi di inadeguatezza) perché potrebbero rivelare un’appartenenza politica precisa, un’influenza berlusconiana molto potente, in grado di insinuarsi nelle più segrete aspirazioni, nelle inconfessabili richieste che molti uomini (e donne) fanno ai chirurghi, con la speranza che la vita cambierà in meglio e che ci si guarderà allo specchio con un po’ di orgoglio. Secondo l’Independent, sempre più uomini italiani (il venticinque per cento in più ogni anno) chiedono assistenza chirurgica per allungare, allargare, migliorare quel che a loro (forse anche alle fidanzate) deve sembrare intollerabilmente modesto. Uomini fra i trenta e i cinquant’anni, “e non perché i più giovani non abbiano le stesse insicurezze”, ha spiegato il direttore del centro di Medicina sessuale di Milano, “ma perché si possono più facilmente permettere l’operazione”, che può costare dai tremila ai settemila euro. “La domanda per queste operazioni è in continua crescita – dice il dottore, che definisce il problema “sindrome da spogliatoio” – solo l’anno scorso abbiamo eseguito trecento operazioni”: il medico poi spiega nel dettaglio che cosa chiedono gli uomini, per non vergognarsi senza i vestiti addosso, ma secondo l’Independent, soprattutto per non sentirsi schiacciati dalle performance sessuali dell’ex presidente del Consiglio (viene citato perfino Mussolini e la leggenda delle sue quattordici donne alla volta, superata solo da quella delle venti ragazze di Silvio Berlusconi).

    Insomma, non ci si potrà dire di sinistra e antiberlusconiani se si chiederà, o se si ha già chiesto, o soltanto sognato, l’allargamento (anche all’estero, poiché si tratta di una tendenza chirurgica internazionale), e Silvio Berlusconi dovrà aggiungere alle molte responsabilità civili, penali, politiche, quella di un popolo ossessionato dalle proprie misure, anche se ci si è gentilmente impegnati per decenni a ripetere che non contano (“l’ossessione di essere sessualmente potente fa parte della cultura del macho italiano”). La doccia è di sinistra, il bagno nella vasca è di destra, l’allungamento del pene è indiscutibilmente berlusconiano.

    Anche il botox, del resto, è una responsabilità berlusconiana: una mostra fotografica francese, alla Gare de Lyon, in mezzo a fotografie bellissime di Brigitte Bardot con addosso gli stivaloni da pioggia, proponeva signore agée, molto vestite, truccate e liftate, anche un po’ gonfiate: doveva essere quello “un viaggio nell’Italia berlusconiana attraverso i ritratti delle sue bellezze siliconate”. In Inghilterra hanno Kate Moss, in Francia Brigitte Bardot, per sempre sedicenne a St. Tropez, in Italia abbiamo, secondo queste serene interpretazioni, il silicone, categoria estetico-politica che spande il suo gonfiore anche mentale, oltre a folle di uomini insicuri in fila dal chirurgo come segno di sudditanza psicologica e comportamentale verso Silvio Berlusconi. Ecco svelate, quindi, le simpatie politiche delle attrici di Hollywood, i motivi delle trasformazioni di Cher, il segreto dell’improvviso cambiamento facciale di Robert Redford, la causa dell’irriconoscibilità di Rupert Everett, il vero perché del volto lucido e tondeggiante di Billy Crystal: sono tutte manifestazioni, anche inconsce, di berlusconismo. Pensateci, quando riceverete quelle solite email spazzatura e indugerete, colpevoli, davanti all’oggetto: enlarge your penis.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.