Intesa, Cucchiani pronto a lasciare

Alberto Brambilla

L'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, sarebbe sul punto di dare le dimissioni. E' un'eventualità data per “possibile” da persone al corrente della decisione la sera del 25 settembre. Ieri il Financial Times rendeva conto di uno scontro al vertice tra Cucchiani e il presidente del consiglio di Sorveglianza di Intesa, Giovanni Bazoli, intenzionato a dare una “scossa” al management prima della fine dell’anno e a sostituire Cucchiani con l’attuale direttore generale vicario, Carlo Messina (Intesa chief plans top tier shake up).

 

    Roma. L'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, sarebbe sul punto di dare le dimissioni. E' un'eventualità data per “possibile” da persone al corrente della decisione nella tarda serata del 25 settembre.

    Ieri il Financial Times rendeva conto di uno scontro al vertice tra Cucchiani e il presidente del consiglio di Sorveglianza di Intesa, Giovanni Bazoli, intenzionato a dare una “scossa” al management prima della fine dell’anno e a sostituire Cucchiani con l’attuale direttore generale vicario, Carlo Messina (Intesa chief plans top tier shake up). Le indiscrezioni circa i malumori al vertice dell’istituto si rincorrono almeno da una settimana. Le motivazioni della “possibile” decisione, però, restano da chiarire. Cucchiani, manager con esperienza internazionale, è arrivato in Intesa nel 2011 dopo essere stato presidente della assicurazione tedesca Allianz. Per gli analisti la sua gestione è stata positiva perché le azioni della banca sono salite di un terzo, fino a 1,70 euro, come faceva notare anche il quotidiano finanziario della City. 

    Il dissidio tra Bazoli e Cucchiani nascerebbe da una risposta data dall’amministratore delegato circa i finanziamenti passati fatti da Intesa al finanziere franco-polacco Romain Zaleski, amico di vecchia data di Bazoli. Finanziamenti che Zaleski aveva usato per comprare anche azioni di Intesa ma che non sono stati restituiti e peserebbero a bilancio per centinaia di milioni. “Il credito non gliel’ho dato io, bisogna guardare avanti”, è stata la risposta di Cucchiani alla domanda di Report in occasione del forum Ambrosetti tenutosi a Cernobbio (qui il video). Queste dichiarazioni, una presa di distanza o comunque non una difesa a tutto campo del top manager, sono state considerate una stilettata all’ottuagenario banchiere di Intesa. 

    Martedì il governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha convocato sia Bazoli sia il presidente del consiglio di Gestione di Intesa Gian Maria Gros-Pietro. L’incontro, ha scritto oggi il Sole 24 Ore, era programmato da tempo (qui l'articolo). All’ordine del giorno, secondo quanto invece appreso dal Foglio, non ci sarebbero state le possibili dimissioni di Cucchiani. Bensì la discussione circa la revisione del modello duale di banca Intesa che prevede una catena di comando fatta da un consiglio di Gestione e da un consiglio di Sorveglianza. Modello di stampo tedesco, usato sia in Mediobanca sia in alcune banche popolari, che Bazoli ha voluto e ha sempre difeso ma che Banca d’Italia considera costoso e aveva già messo in dubbio in passato

     

     

    • Alberto Brambilla
    • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.