
Chéreau, il regista che diventò francese al cinema
A Cannes nel 1994 con La regina Margot vinse un premio della giuria. Nel 2001 vinse l’Orso d’oro a Berlino con Intimacy. In quegli anni Patrice Chéreau rilasciava interviste raccontando che il suo grande amore era sempre stato il cinema. Aveva preso la strada lunga per un solo motivo: gli sembrava più facile, per un giovanotto che era nato francese e non americano, farsi notare a teatro. A 19 anni aveva la sua compagnia e ne aveva 32 quando mise in scena la tetralogia wagneriana a Bayreuth ambientandola all’epoca della rivoluzione industriale.
E' morto oggi all'età di 68 anni il regista francese Patrice Chéreau. Mariarosa Mancuso lo ricorda così.
A Cannes nel 1994 con La regina Margot vinse un premio della giuria. Nel 2001 vinse l’Orso d’oro a Berlino con Intimacy. In quegli anni Patrice Chéreau rilasciava interviste raccontando che il suo grande amore era sempre stato il cinema. Aveva preso la strada lunga per un solo motivo: gli sembrava più facile, per un giovanotto che era nato francese e non americano, farsi notare a teatro. A 19 anni aveva la sua compagnia e ne aveva 32 quando mise in scena la tetralogia wagneriana a Bayreuth ambientandola all’epoca della rivoluzione industriale. Scandalo e furia, ma lo spettacolo rimase in scena per quattro stagioni. Gli ultimi suoi film sono diventrati molto più tranquilli e, per capirci, molto più francesi. Lo era Gabrielle con Isabelle Huppert e lo è Persecuzione, una storia di stalking in parte autobiografica.
(testo raccolto dalla redazione)


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