Streghe a pois e riti lgbt: gli hipster cercano nell'occulto l'antidoto al nulla
Nei quartieri hipster di San Francisco o New York non è raro incontrare ventenni che fanno i tarocchi con gli occhialoni e la camicetta a pois, streghe vintage che si tengono per mano al chiaro di luna, nerd con i baffi incerati che studiano un algoritmo per leggere la mano e postano i risultati su Pinterest. Così magari dragando i big data un giorno si potranno indicizzare tutte le mani e i destini del mondo. L’occulto in America è uscito dagli ambienti insulari e settari della sottocultura di provincia per entrare nei cuori vibranti dei millennial con bicicletta e cibo biologico, una tettonica a placche della cultura pop registrata da Newsweek con un’inchiesta frivola soltanto in apparenza.
New York. Nei quartieri hipster di San Francisco o New York non è raro incontrare ventenni che fanno i tarocchi con gli occhialoni e la camicetta a pois, streghe vintage che si tengono per mano al chiaro di luna, nerd con i baffi incerati che studiano un algoritmo per leggere la mano e postano i risultati su Pinterest. Così magari dragando i big data un giorno si potranno indicizzare tutte le mani e i destini del mondo. L’occulto in America è uscito dagli ambienti insulari e settari della sottocultura di provincia per entrare nei cuori vibranti dei millennial con bicicletta e cibo biologico, una tettonica a placche della cultura pop registrata da Newsweek con un’inchiesta frivola soltanto in apparenza. Se non è facile tracciare un confine preciso fra cosa è hipster e cosa no, di certo, si pensa, si può dire con certezza che le sedute spiritiche, i tavolini, le monete, i tarocchi, i sabba e gli elisir vanno bene giusto per le sacche di resistenza metallare e per i dark fuori tempo, o per i ciarlatani televisivi che blandiscono l’ingenuità del pubblico per spillare soldi. Andatelo a dire alle streghe di Brooklyn che organizzano serate nel plenilunio o alle fattucchiere di Portland che usano i tarocchi per trarre nuove idee di marketing (data mining paranormale). I metallari e i dark fuori tempo già lamentano nei loro forum l’invasione di campo degli hipster, che hanno trovato negli ambienti della magia nera una corrispondenza perfetta e inaspettata. La scienza delle erbe magiche, ad esempio, sembra fatta apposta per soddisfare il desiderio di benessere ed equilibrio spirituale che alberga in ogni hipster; gli elisir dell’amore non sono i più richiesti, ma quelli depurativi e ultranaturali sono una manna per la sottocultura urbana che deve sempre esibire uno smodato amore per gli ambienti incontaminati. Un’estasiata protagonista di una seduta spiritica alternativa di Williamsburg ha raccontato alla cronista di Newsweek che gli avi, nelle serate in cui sono in grande spolvero, danno ottimi consigli su come avere una pelle liscia e levigata.
Un’altra teoria con cui si può illuminare il sodalizio fra stregoneria e cultura hipster è quella del gender. La stregoneria è culto soprattutto femminile e si pratica in strutture rigorosamente antipatriarcali, è un affare di streghe che con il loro radunarsi in cerchio evocano i roghi di Salem, le fiaccole, gli haters puritani, cioè tutta la storia dell’oppressione maschilista su cui è stato fondato il paese. L’oggettistica da fleamarket e le ambientazioni shabby completano il quadro. Le mascherate bulgakoviane abbracciano l’intero mondo lgbt (e altre lettere a scelta): nel gioco dei travestimenti i generi si perdono, ognuno decide di essere ciò che vuole e può anche decidere di non decidere, lasciando che gli altri deducano ciò che vogliono dall’androgina ambiguità che sempre accompagna il sabba. Non c’è bisogno di dire che streghe e negromanti hipster evitano accuratamente il travestimento di Halloween: la zucca cava è mainstream, la notte di Valpurga è indie.
A un livello più profondo, però, lo strano connubio è il segno che ai millennial americani il nichilismo è venuto a noia. E’ roba anni Novanta. Come la San Francisco degli anni Sessanta e Settanta guardava verso oriente alla ricerca di una forma qualsiasi di spiritualità, così oggi l’hipster cerca il senso cosmico del suo aggirarsi per la città indossando una maglietta con la scritta “ascolto band che non esistono ancora”, e lo trova nel mondo ancestrale dei riti iniziatici. E’ in linea con la tendenza di un paese in cui la religione organizzata è in crisi ma le presenze divine se la passano benissimo; il dio interiorizzato di Oprah Winfrey, quello immanente dei cultori della natura, quello sorridente di “Eat, Pray, Love” o anche uno scalfariano Essere esposto a qualunque interpretazione sono prodotti di largo consumo nel mercato della trascendenza. Gli hipster fanno la loro parte rimestando nel lato oscuro.
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