Comprare l'albero con un clic, alla vigilia, e non rovinarsi il Natale

Annalena Benini

Compro con un clic: un albero di Natale finto con le luci già incorporate, così non devo girare i fili di lucine intorno, i fili si aggrovigliano, e comunque odio i fili. Compro con un clic anche quel cappotto rosso con le maniche a tre quarti, c’è il trenta per cento di sconto, un lenzuolo singolo in omaggio. Compro con un clic i regali di Natale, anche una pentola di ghisa che cuoce tutto da sola, il sugo non attacca, garantita a vita, pesa venti chili ma mi cambierà la vita.

    Compro con un clic: un albero di Natale finto con le luci già incorporate, così non devo girare i fili di lucine intorno, i fili si aggrovigliano, e comunque odio i fili. Compro con un clic anche quel cappotto rosso con le maniche a tre quarti, c’è il trenta per cento di sconto, un lenzuolo singolo in omaggio. Compro con un clic i regali di Natale, anche una pentola di ghisa che cuoce tutto da sola, il sugo non attacca, garantita a vita, pesa venti chili ma mi cambierà la vita. Pago con la carta di credito, è tutto memorizzato, non sembra nemmeno di spendere soldi, devo solo ricordarmi la password, come al solito il nome del gatto.

    Trenta secondi dopo la chiusura dell’ordine comincio a torturarmi per la consegna: l’albero arriverà in tempo per Natale o avvolgerò, la sera della vigilia, grovigli di lucine attorno a una lampada? Perderanno il pacco, getteranno la pentola di ghisa nel fiume perché pesa troppo, sarà il Natale più desolato della mia vita? La corsa contro il tempo è il tema cruciale degli acquisti online, ci si aspetta che dal computer, una volta fatto clic, esca direttamente il pacco con dentro la nostra nuova poltrona. Il momento importante e reale è quello in cui il pacco arriva, prima di allora c’è soltanto l’attesa, il nervosismo, prima di allora tutti i negozi online sono uguali.

    Il New York Times ha raccontato il campo di battaglia, la stagione feroce e natalizia del “same-day delivery”: il pacco viene consegnato il giorno stesso dell’ordine da corrieri allenati, le grandi città sono invase da ragazzi in bicicletta, in auto o in motorino, e Amazon e Ebay fanno gare di velocità. “Ebay now” offre la consegna non solo nella stessa giornata, ma in un’ora. Un po’ come avere un valletto a cui ordinare di andarci a comprare il gelato al cioccolato e le batterie di ricambio. Per battere Amazon, che negli Stati Uniti ha ventimila lavoratori a tempo pieno e enormi magazzini vicino alle grandi città, Ebay si è affidata ai negozi normali, venditori al dettaglio cui appoggiarsi e andare ancora più veloce. Così, se una madre a Manhattan compra online un biberon, un pacco di pannolini e le salviette umide super soft, l’iPhone di un diciannovenne con zaino, bicicletta e cerata per la pioggia si accende, è arrivato un ordine. Il negozio è in centro, la cliente no.

    La consegna velocissima costa cinque dollari, per un acquisto di minimo venticinque. Il ragazzo parte, molto veloce, arriva al negozio, chiude la bicicletta con la catena, entra, cerca, trova, impila, si mette in fila per pagare con la carta aziendale, prende lo scontrino, esce, riapre la bici e sfreccia verso la casa del bambino che ha bisogno di pannolini, arriva mentre il bambino ancora dorme, con dieci minuti di anticipo e un largo sorriso. E per tutto il tempo la madre ha controllato sullo schermo, con l’apposita app, gli spostamenti del ragazzo-fulmine, è rimasta colpita dalla velocità, ha detto che ordinerà ancora. E ancora. E’ la realizzazione di un sogno, virtuale e reale allacciati insieme (e dal 24 dicembre Ebay abolirà i cinque dollari di consegna). I ragazzi in bicicletta non si fermeranno nemmeno con la neve, monitorati dalle case piene di regali impacchettati e di necessità dell’ultimo giorno. Si spera che, una volta consegnato il pacco, verranno almeno invitati a cena.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.