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Rottamarsi un po'/3
Calma e gesso, magari ce la fa
“Calma e gesso”, diceva un vecchio dirigente comunista di fronte agli entusiasmi facili e alle speranze troppo velocemente riposte. “Calma e gesso”, per quanto mi riguarda, anche di fronte a quello straordinario comunicatore, pronto alle battute, veloce nelle risposte che è il trentenne Matteo Renzi.
Il nuovo segretario del Pd ha due qualità: la giovane età e il linguaggio completamente nuovo ed estraneo al politichese.
“Calma e gesso”, diceva un vecchio dirigente comunista di fronte agli entusiasmi facili e alle speranze troppo velocemente riposte. “Calma e gesso”, per quanto mi riguarda, anche di fronte a quello straordinario comunicatore, pronto alle battute, veloce nelle risposte che è il trentenne Matteo Renzi.
Il nuovo segretario del Pd ha due qualità: la giovane età e il linguaggio completamente nuovo ed estraneo al politichese. Non sono qualità da sottovalutare, ma appunto, di nuovo, “calma e gesso”. Sono importanti per distinguersi e per emergere. Sono importantissime di fronte ai tanti che “non ne possono più”. Sono una piccola rivoluzione nell’ingessato e invecchiato mondo delle istituzioni italiane dove a rompere il quadro in questi anni c’è stato solo il turpiloquio di Bossi o di Grillo. Avremo un segretario di partito che non dice parolacce e tuttavia parla come mangia. Come faceva Berlusconi quando si rivolgeva al suo popolo e non ai magistrati. Come (si parva licet componere magnis) fa Papa Francesco con i suoi “buona sera” e “buon pranzo” ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
Avrebbe potuto avere le stesse qualità un cinquantenne o un sessantenne? Non lo so. Sto ai fatti. Sicuramente in questi anni di triste politica italiana non ne abbiamo incontrati. E questo qualcosa deve pure significare. Per il resto aspettiamo. Credo che Matteo Renzi una cosa la possa fare: possa farci uscire dalla palude nella quale la società italiana sta morendo per asfissia. Possa dare un colpo a quel partito degli “stabilizzatori” (per scelta o per necessità) che ha il suo leader indiscusso in Giorgio Napolitano, si esprime nel governo Letta-Alfano, e che può lasciarci tutti morti nella palude, piuttosto che ammaccati, feriti ma fuori dai miasmi delle “responsabilità” e delle “compatibilità” che oramai comprimono ogni creatività della politica. Una volta usciti dalla palude – se Renzi ci riuscirà – il punto non sarà l’età di chi è riuscito a farci riemergere ma le idee. E queste, come si sa non hanno età.
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